I Balestrieri del terziere Santa Maria (seguita da San Francesco e San Rufino) nella gara a squadre e (Luca Chiavini del San Rufino) per la gara individuale: sono loro i vincitori del Palio di San Rufino 2017. Lo storico evento, giunto alla 37esima edizione, si è chiuso nel pomeriggio di domenica dopo quattro giorni opera di una Compagnia, quella dei Balestrieri, nata oltre 500 anni fa sulle orme delle truppe cittadine di Balestrieri che, già nel 1112, nella città serafica, correvano armati in un punto prestabilito coincidente, di norma, con le aree prossime alle 5 porte, per attendere ordini al suono a stormo della campana della Torre del Popolo.
Nella sede di Piazza del Comune, oltre alle numerose performance del Gruppo fuoco, danza e musici, particolare attrazione ha esercitato, su ospiti e pellegrini, la due giorni del Mercatino medievale del Palio di San Rufino 2017, a ricordo di quell’appuntamento fieristico in occasione della festa del Patrono di Assisi, che vedeva partecipi molte città dell’Italia centrale. A sfidarsi nella gara a squadre di domenica pomeriggio, i Balestrieri dei Terzieri di Santa Maria, San Francesco, San Rufino, affiancata dalla gara individuale sul Tasso dipinto dall’artista Anna Scatolini, simboli del grande fervore anche artistico-culturale che ha sempre animato i balestrieri assisani. Il ‘drappo’ del Palio di San Rufino 2017 è invece opera dell’artista Franco Susta.
“Si è trattato di un’edizione particolarmente vissuta da cittadini e soprattutto da turisti ed ospiti che, numerosissimi, sono risultati piacevolmente attratti in particolare da una città vestita di medioevo con i suoi mercatini medievali e le “infuocate” animazioni dei vari gruppi della Compagnia nei punti più storici della città”. Con queste parole dettate da orgoglio di appartenenza e spirito di servizio il presidente della Compagnia Balestrieri Claudio Menichelli sintetizza la festa del Palio di San Rufino 2017 che ogni anno, con i numeri degli spettatori, oltrepassa le attese, pur rispettando sempre rigorosamente un protocollo secolare.
“Forse la vittoria è tutta in queste regole antiche e nei numeri che traducono l’impegno dei balestrieri e dei giovani dei vari gruppi – duecento circa – per rendere unicamente omaggio ad Assisi, alla sua storia, alle sue tradizioni che ci rendono apprezzati e inimitabili in tutto il mondo. La Compagnia si sente interprete di questa “anima” cittadina, naturalmente nei limiti delle proprie possibilità” – conclude Menichelli. Nella corso della Santa Messa celebrata dal Vescovo mons. Domenico Sorrentino tre sono stati i “battezzati” piccoli neobalestrieri in una simbolica cerimonia.
“Una storia che ha attraversato i secoli – ha ricordato il sindaco Stefania Proietti alla cerimonia di aggiudicazione del Palio – ad opera di una Compagnia che esprime ormai una identità culturale e sociale, espressione di quella “famiglia diocesi/ città unita nella tradizione. “
Foto © Mauro Berti
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