Per sensibilizzare l’opinione pubblica e i media sull’importanza del lascito solidale come strumento che permette di dare continuità all’attività del Serafico di Assisi per un numero sempre maggiore di persone con grandi disabilità, l’Istituto lancia la campagna di informazione e sensibilizzazione “Scegli di non morire mai”, patrocinata dal Consiglio Nazionale del Notariato e presentata questo pomeriggio nel corso della tavola rotonda “Un lascito nel testamento: il futuro del verbo donare”, un momento di confronto per conoscere più da vicino le potenzialità di uno strumento ancora poco conosciuto.
“Il lascito solidale – spiega Francesca Di Maolo a proposito della campagna Scegli di non morire mai – è un dono nel testamento che ci permette di garantire continuità, anche quando noi non ci saremo più, alle tante attività che quotidianamente portiamo avanti per oltre un centinaio di persone con grandi disabilità di cui ci prendiamo cura. C’è bisogno di far comprendere agli Italiani il vero valore del lascito solidale affinché sempre più persone continuino ad avvicinarsi a questa forma di donazione straordinaria”. Nel corso dell’evento si è discusso non solo delle potenzialità del lascito solidale, straordinario strumento di donazione, ma si è parlato anche di dono, delle sue tante forme e interpretazioni.
Da oltre un secolo, il Serafico è un modello di eccellenza nel campo della riabilitazione, assistenza socio sanitaria per bambini e giovani con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali e molte delle sue attività e progetti sono possibili grazie alle risorse provenienti dai lasciti solidali. Da qui la campagna “Scegli di non morire mai”, promossa per aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica sull’importanza di fare testamento e, in particolare, sulla possibilità di contribuire a migliorare il futuro di molte persone mediante un lascito solidale.
Fino a questo momento, grazie alla donazioni arrivate con la formula del lascito è stato possibile avviare I letti di Francesco, progetto che mette a disposizione di bambini con serie disabilità che scappano da Paesi in guerra o da situazioni di assoluto abbandono, due letti convenzionati con il Sistema Nazionale Sanitario e di poter usufruire dei servizi sanitari specializzati. “Per enti come il nostro Istituto il lascito è una risorsa significativa in quanto è grazie alla generosità di molti che possiamo realizzare nuovi progetti, sostenere cure innovative o svolgere delle politiche di ammodernamento alla struttura — spiega Stefano Malfatti, direttore comunicazione e raccolta fondi – Chi sceglie di destinare parte dei propri averi al nostro Istituto non sono solo persone che si sono avvicinate a noi per motivi personali ma sono anche persone che hanno modo di conoscere la nostra realtà, le attività e gli ambiti di intervento”
© Riproduzione riservata