Il Presidente europeo e mondiale della federazione internazionale di pugilato olimpico Franco Falcinelli respinge fermamente le illazioni e le polemiche suscitate qualche giorno fa da Fabrizio Leggio, consigliere del Movimento 5 Stelle del Comune di Assisi, circa le spese sostenute per la realizzazione del Museo Nazionale di Pugilato. “Non è mio compito e non desidero entrare nelle dispute politico-amministrative del Comune di Assisi – premette Falcinelli – ma dal momento che nei social media e nei quotidiani si continua a diffondere notizie false sul finanziamento del Museo Nazionale di Pugilato, mi sento obbligato a ristabilire almeno la verità dei fatti che in qualità di Presidente della Federazione Pugilistica Italiana di quegli anni mi hanno visto protagonista di quella iniziativa”.
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In particolare, secondo Franco Falcinelli “Nel giugno 2009, l’on. Mario Pescante, allora Vice Ministro dei Beni Culturali e dello Sport, varò un provvedimento legislativo per l’istituzione di cinque musei nazionali da affidare alle Federazioni Sportive più prestigiose dello sport italiano. La FPI occupando il quarto posto nel medagliere olimpico nazionale ed internazionale ottenne questa assegnazione che fu, tra l’altro, richiesta da molte altre città anche perché il contributo a fondo perduto da parte del Ministero dei Beni Culturali copriva interamente l’onere della realizzazione. Assisi ottenne così il placet ministeriale per la pronta disponibilità strutturale, per la rappresentatività che la città serafica offre in ambito culturale a livello nazionale ed internazionale e per la tradizione pugilistica legata al Centro di Preparazione Olimpica che dal 1988 ospita le squadre azzurre e tantissimi pugili, tecnici, ufficiali di gara e dirigenti provenienti da tutto il mondo. La destinazione a museo del corpo centrale del manufatto ex-Montedison, non ancora ristrutturato, fu considerata anche una grande opportunità non solo per la valenza culturale dell’iniziativa, ma soprattutto per il fatto che sarebbe stato molto difficile trovare un’altra gratuita possibilità di recupero strutturale di quella complessa e variegata volumetria”.
“Il Ministero dei Beni Culturali – aggiunge Franco Falcinelli – concesse un contributo di 1.439.250 Euro che ha permesso la copertura finanziaria dell’intera opera. È emerso, inoltre, anche un ulteriore intervento del Comune di Assisi per un importo di 77.000 Euro per opere di manutenzione dello stesso Museo: ebbene, anche questa è un’informazione falsa e tendenziosa. Il Coni e la Regione Umbria hanno concesso nel 2015 un contributo di 93.000 Euro a fondo perduto per realizzare un nuovo spazio per il “potenziamento muscolare” dei pugili azzurri utilizzando l’area delle due campate adiacenti la palestra di boxe. Il Museo Nazionale di Pugilato rappresenta così una conquista importante nella sua duplice funzione di centro nevralgico dell’identità storica e culturale della noble art e di punto di riferimento e d’incontro per gli innumerevoli appassionati di questa disciplina sportiva”.
Per Franco Falcinelli, il Museo del Pugilato “è un’opera di grande valore che si è concretizzata grazie all’azione sinergica del Comune di Assisi, del Coni, della FPI e di valorosi professionisti che hanno dato vita ad un percorso creativo e interattivo che valorizza il ricco bagaglio di testimonianze di uno dei più prestigiosi sport olimpici. Dal 1988 il Centro Nazionale di Pugilato è anche un’indiscutibile risorsa economica per tutto il territorio comunale basta chiedere a molte strutture ricettive del territorio quanto sia importate il flusso continuo di presenze che da tutto il mondo visitano e soggiornano in Assisi per esigenze legate alla boxe. La palestra del Centro Nazionale FPI svolge inoltre un notevole ruolo sociale a livello comunale dando ospitalità agli allievi della “ Scuola Nuoto” dell’ adiacente piscina comunale e agli atleti della società polisportiva V.U.N.”.
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