Primo piano sull’autore, la replica dell’assessore Eugenio Guarducci, che invita Franco Mariotti ad un confronto pubblico e replica a anche Leonardo Paoletti: “Da ieri, ho iniziato a contare i capelli di coloro che hanno iniziato a strapparseli dopo aver appreso la notizia dell’addio ad Assisi della rassegna. In questa contabilità sarà impossibile trovare quelli del sottoscritto, ma il geometra Paoletti mi ha dato invece la possibilità di accendere il contatore ma fortunatamente il suo gesto non potrà mai essere né copioso né qualitativamente interessante”.
Quanto all’addio di Primo Piano sull’Autore da Assisi, Eugenio Guarducci spiega di aver ricevuto, subito dopo la sua nomina, una richiesta di incontro da parte dell’organizzatore della Rassegna Cinema d’Autore che annunciava per l’edizione 2016 la miracolosa presenza di Roberto Benigni. “Ho dato la mia disponibilità a incontrarci presto e richiedendo al contempo la rassegna stampa ed il piano di comunicazione delle ultime due edizioni”, spiega l’assessore, aggiungendo però di aver anche testato di persona il ‘sentiment’ degli assisani “rispetto a questa iniziativa che già prima di arrivare a ricoprire il ruolo di Assessore mi era sempre apparsa come un qualcosa di molto autoreferenziale e romanocentrico, poco partecipata dalla comunità locale. Ovviamente sono anche andato a vedere cosa aveva fatto la precedente amministrazione scoprendo che negli ultimi anni aveva progressivamente diminuito il suo sostegno finanziario fino ad arrivare a mettere a bilancio per l’edizione 2016 la somma di 4000 euro che non mi sarei mai permesso di eliminare in rispetto di certi atti che a mio avviso devono essere confermati ‘da chi arriva dopo’”.
L’incontro con Franco Mariotti – dice ancora Eugenio Guarducci – è avvenuto primi di agosto, ed è stato “il primo e ultimo incontro con gli organizzatori. Mi hanno detto che Roberto Benigni era nel frattempo scomparso dal programma (come era facile prevedere….) e che ancora a distanza di pochissimi mesi dalla data di inizio evento, non si era deciso chi invitare alla Rassegna e non esisteva ancora una sola riga di programma. Questa notizia assieme ad una mia valutazione tecnica insufficiente delle debolissime rassegne stampa presentate e di un inesistente piano di comunicazione testimoniato ad esempio dalla totale assenza di una piattaforma social media e di un sito web degno di questo nome – aggiunge l’assessore – mi ha portato a suggerire agli organizzatori di cogliere l’occasione della prossima edizione per rinnovare con coraggio il format a partire anche dal cambio dell’altisonante e retorico nome che sarebbe potuto diventare un sottotitolo di un nome più breve, moderno e accattivante”.
Eugenio Guarducci ha anche “chiesto di sviluppare una progettualità capace di interagire di più con la Città per fare in modo che l’evento fosse nettamente più partecipato sia prima che durante. Ovviamente ho anche detto che comunque la già richiamata somma di denaro che la precedente amministrazione aveva previsto a bilancio sarebbe stata riconfermata. Ci siamo lasciati quindi con l’idea di riaggiornarci a breve. Soltanto pochi giorni fa ho ricevuto una email in cui mi si comunicava la volontà di non realizzare più l’iniziativa. A questa email ho risposto tempestivamente mettendo in copia il Sindaco Proietti e prendendo atto della decisione assunta ma anche replicando ad alcune osservazioni non corrispondenti alla realtà dei fatti descritti: a Mariotti – conclude Eugenio Guarducci – offro serenamente la possibilità anche di un confronto pubblico ricordando allo stesso che non sono certo la persona più adatta per essere intimorita dal fascino di una lista di attori o titoli di merito elencati in sterile comunicato stampa”.
(Foto: Umbria24.it)
© Riproduzione riservata