Assisi si conferma la città del dialogo tra le religioni e dell’omonimo “Spirito”. Per il secondo anno consecutivo, in occasione del Ramadan Kareem (che quest’anno si celebra dal 17 maggio al 16 giugno) la comunità musulmana di Assisi è stata concessa la tendostruttura di Santa Maria degli Angeli. Come l’anno scorso – quando i musulmani avevano, di spontanea volontà e a loro spese, restaurato la struttura nella zona dello stadio maratona di Santa Maria degli Angeli, donata alla città per il terremoto del ‘97 ma di fatto semi-abbandonata – anche quest’anno i musulmani hanno ringraziato amministrazione e cittadini occupandosi di lavoretti come il taglio dell’erba nella zona e di altri lavoretti di manutenzione.
Intervistati dal Corriere dell’Umbria, i musulmani spiegano di ritenersi “un esempio di integrazione, civile e religiosa: ringraziamo la giunta e la dottoressa Proietti, ma anche tutte le forze politiche e i cittadini, per averci permesso di replicare l’esperimento dell’anno scorso – spiegano Adil Zaoin e Bouchaib Boussairi della comunità musulmana di Assisi – e Roberto Paparelli per averci fornito alcune suppellettili utili ad ‘arredare’ gli spazi. Molti di noi vivono da anni ad Assisi e sono cittadini italiani, e, come l’anno scorso, volevamo dare un segnale concreto di integrazione e solidarietà. L’anno scorso abbiamo reso la struttura di nuovo fruibile per tutti, quest’anno ci siamo dedicati ad altri lavori di ristrutturazione e cura del verde”.
In questo periodo, dalle 6 del pomeriggio a mezzanotte, una sessantina di musulmani (con punte di un centinaio nel weekend) si ritrovano per pregare e, dopo il tramonto, mangiare: “La struttura – spiegano ancora Zaoin e Boussairi – è aperta anche alle persone in difficoltà: qualcuno magari si ritrova a passare da queste parti e sicuramente per loro c’è un piatto caldo. Ancora, parte dei nostri risparmi realizzati in questo mese sono stati destinati ad opere di beneficenza: con quanto risparmiato, la comunità musulmana di Assisi ha ad esempio fatto spesa per alcune persone bisognose”.
FOTO © Mauro Berti
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