Troppe caditoie tappate a Palazzo d’Assisi, l’allarme dei cittadini ripreso dall’ex assessore Claudia Travicelli che si aggiunge ai casi già segnalati nei giorni scorsi. “L’epoca della mietitura è già passata – scrive la portavoce dei Democratici e Popolari per Assisi – ma non per le messi cresciute nelle caditoie di Palazzo di Assisi e non solo… Ebbene sì, le caditoie tappate sono così ricolme di terra (e di molto altro) che in talune vi è cresciuta addirittura della vegetazione. Già durante le ultime piogge si sono verificati seri problemi di deflusso delle acque, ai quali hanno posto rimedio alcuni residenti”.
“La bella stagione sta volgendo al termine e con l’autunno alle porte, aumentano le probabilità di piogge e acquazzoni. La pessima fama circa la latitanza del Comune nelle manutenzioni è ancora confermata, semmai ce ne fosse bisogno di rimarcarlo”. Secondo Travicelli, “manca una programmazione, si va sempre sul filo dell’emergenza. Una buona e seria Amministrazione, deve occuparsi principalmente dei problemi reali e tangibili dei cittadini e non sperperare soldi pubblici ed energie in pseudo eventi dal carattere pseudo culturale, o presunto tale. Roba per pochi radical chic ed organizzati da radical chic di quart’ordine. Ad essere ottimisti”.
A proposito delle caditoie tappate, Travicelli spiega che “Il ‘buon governo’ comincia dal basso, dalla pulizia delle caditoie, dalla pulizia e manutenzione del verde, dalla disinfestazione anche delle erbe parassite, insomma dalle piccole cose, che poi piccole non sono, sono grandissime per cittadini che pagano i tributi con aliquote o tariffe di una città europea e in cambio si ritrovano servizi da quarto mondo. Se il voler sfruttare il ruolo di amministrare questa Città ambendo a grandi cose ed orizzonti politici grandiosi, tralasciando le vere grandi cose, cioè i servizi ai cittadini, allora pensiamo che abbia sbagliato mestiere. Innanzitutto, per fare le grandi cose occorre essere persone grandi, nel senso della grandezza intellettuale, culturale ed organizzativa, qualità che non sembrano proprio ravvisarsi in questa amministrazione, a tutti i livelli. Che poi è solo uno, anche perché come è evidente a tutti, che i componenti dell’amministrazione siano solo di facciata. Insomma c’è chi guarda l’empireo e si dimentica delle cose terrene, quelle che non hanno inaugurazioni, selfie, video, discorsi, “vernissage”, locandine, ma sono talmente più importanti di tutto il resto. A proposito di discorsi e del parlare – conclude Travicelli – ci viene in mente una frase di Sacha Guitry: ‘Ci sono persone che parlano, parlano, parlano… finché trovano qualcosa da dire’”.
© Riproduzione riservata