Non si fermano le segnalazioni su rifiuti, discariche abusive o tratti di territorio trascurati. A darne notizia il Corriere dell’Umbria dei giorni scorsi. Non passa giorno che non balzi agli onori della cronaca un nuovo angolo di incuria e sporcizia, che non sempre è ‘nascosto’, come dimostrano i casi dei Portali (dove la giunta ha annunciato l’installazione di telecamere, ma gli abbandoni fuori dalle campane del vetro continuano imperterriti) e il caso della zona dell’Eremo delle Carceri.
All’inizio del sentiero 50 che porta all’Eremo c’è un tavolo con panchine, in cui gli studenti della zona, complice la bella stagione che ancora dura, vanno a volte a studiare. Il sentiero è percorso anche da appassionati di trekking e da… zozzoni. Lungo il sentiero e le zone circostanti ci sono infatti rifiuti di ogni tipo. Si trovano piatti e bicchieri di plastica, buste di spazzatura, il volantino di un noto supermercato con le offerte speciali. A complicare il tutto, l’assenza di un secchio per la raccolta di rifiuti.
Non va meglio a Tordandrea, dove a fianco di cittadini maleducati ci sono anche le istituzioni che vigilano poco e gli addetti alla raccolta dei rifiuti che non raccolgono. Nella strada che collega la frazione assisana a Cannara si trovano rifiuti per tutti i gusti, pannolini, bottiglie di plastica e addirittura intere buste della spazzatura lasciate in zone che dovrebbero essere intatte e pulite. La protesta dei cittadini è contro la maleducazione degli ignoranti, ma anche contro la noncuranza delle autorità preposte per il controllo dei rifiuti e del territorio. La situazione dura infatti da tempo e la speranza è che vi si ponga rimedio nel rispetto dell’ambiente, del decoro urbano e della civiltà minima che dovrebbe essere il cardine di ogni comunità che aspiri al rango di civiltà minima.
Infine, l’ex consigliere Rino Freddii segnala con foto svariate problematiche a Petrignano: “Il ponte versa nel degrado più assoluto – scrive – la diga di tronchi e rami sul fiume Chiascio ha oramai raggiunto dimensioni enormi, i lavori ideati e finanziati dalla precedente amministrazione non sono ancora terminati e la lottizzazione Campogrande assomiglia sempre più a una landa inospitale. A distanza di quasi un anno dalle promesse della prima cittadina e dagli enigmatici schizzi presentati ai cittadini, non c’è ancora un progetto vero e proprio. Anzi, l’architetto che li aveva ideati (e illustrati con malcelato imbarazzo) è stato sostituito poiché la Sindaca gli ha affidato un nuovo incarico incompatibile con il precedente”.
Per Freddii, “l’amministrazione a guida Proietti non riesce a trasformare in fatti concreti i roboanti annunci quotidiani. Sebbene l’introduzione dell’imposta di soggiorno e la possibilità di accendere nuovi mutui (grazie all’attenta gestione del denaro pubblico da parte di chi li ha preceduti) garantiscano un notevole afflusso di denaro nelle casse comunali, l’attività amministrativa non è mai decollata. O meglio c’è stato fervore solo in occasione delle ‘trovate turistiche’ che come noto anche quest’anno, nonostante le ingenti spese, hanno prodotto solo dei flop”.
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