L’assessore Massimo Paggi esprime soddisfazione per la ricostruzione dell’orecchio della ragazza aggredita a Cattolica avvenuta ad Assisi: “Un’operazione prova di eccellenza regionale”. L’intervento è durato circa due ore e mezza, in anestesia generale. La ricostruzione della cartilagine dell’orecchio di Pamela, la ragazza aggredita dal fidanzato all’una del mattino di domenica 25 novembre, proprio nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, è avvenuta nel reparto Ferite difficili, dell’ospedale di Assisi, aperto nel marzo scorso, grazie al lavoro dell’equipe coordinata dal chirurgo plastico Marino Cordellini, specialista in chirurgia ricostruttiva.
Adesso Pamela, anche grazie all’intervento di ricostruzione dell’orecchio, potrà rielaborare la tragedia della violenza subìta e così cominciare a dimenticarla. Uno sforzo, quello di radicamento di questo reparto, che ha le sue basi nella volontà dell’amministrazione comunale di lavorare in sinergia con la ASL Umbria 1 per rendere il polo ospedaliero di Assisi il punto di riferimento della sanità regionale umbra per questo tipo di interventi.
“Vogliamo costruire il futuro dell’ospedale di Assisi dandogli una caratterizzazione specifica – commenta l’assessore alla sanità del Comune, Massimo Paggi – e rendendolo un centro di eccellenza regionale. Non è un caso che la ragazza, originaria dell’eugubino, sia stata operata proprio ad Assisi: il reparto “Ferite difficili” si sta sempre più imponendo nell’immaginario collettivo e l’operazione a Pamela ne è la prova. La nostra amministrazione ha sempre avuto a cuore il futuro dell’ospedale: per questo ha anche contribuito a finanziare una borsa di studio per un medico specialista in chirurgia ricostruttiva che arricchisce la squadra del professor Cordellini. La sfida sarà ora quella di stabilizzare il personale, per rendere il polo di Assisi una realtà territoriale stabile”.
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