Aggiornamento delle 13: Confermato lo stato di agitazione alla Colussi: rsu e segreterie sindacali hanno dichiarato lo sciopero di due ore per turno il 21 e 22 dicembre (un’ora all’inizio e una alla fine). Il 21 dicembre, dalle 13.30 alle 14.30, ci sarà un presidio fuori dall’azienda. Da venerdì e fino a data da definirsi, lo stabilimento di Petrignano entrerà in stato di agitazione. Questo prevede: blocco degli straordinari; blocco della flessibilità; blocco delle clausole flessibili ed elastiche.
Colussi, agli operai la solidarietà dell’Ugl Agroalimentare
– aggiornamento delle 16
L’UGL Agroalimentare sostiene lo stato di agitazione e lo sciopero alla Colussi.
“Per gli operai dello stabilimento – spiega Massimo Morelli, Segretario Provinciale dell’UGL Agroalimentare – è inaccettabile l’atteggiamento di rigidità assunto dalla direzione aziendale. Questa non sembra intenzionata a ristabilire un clima di serenità dopo la bocciatura del contratto integrativo che ha portato alle dimissioni, per senso di responsabilità, di una parte delle RSU”.
Per Morelli, “Utilizzare il periodo di assenza della RSU, all’epoca in attesa di rinnovo, per ridurre al minimo il premio di produzione spettante per quest’anno, dopo tutti i sacrifici accettati dai lavoratori nell’ultimo biennio, appare una scusa quanto mai pretestuosa. Sindacato e maestranze hanno mostrato tutta la loro disponibilità. Ora la direzione aziendale mostri il proprio impegno verso una gestione partecipativa”.
Morelli lamenta “l’indigeribilità delle assunzioni di lavoratori interinali dopo una procedura di licenziamento, che ha coinvolto oltre 60 operai, e l’estrema flessibilità richiesta quasi quotidianamente. I lavoratori, in materia di premio di produzione, turnazioni e orario lavorativo, hanno la legittima pretesa di conciliare il lavoro con le esigenze di vita, superando l’incertezza di una prestazione lavorativa quasi a chiamata sette giorni su sette. Per questo – conclude Morelli – non possiamo, anche stavolta, non essere al loro fianco”.
Alla Colussi aria di sciopero, lavoratori sul piede di guerra
– Articolo originale delle 10 di mattina
Aria di sciopero alla Colussi. I lavoratori sono sul piede di guerra per il mancato riconoscimento del premio di produzione, per le turnazioni “selvagge”, per le assunzioni di interinali fatte in quest’ultimo periodo e per una gestione manageriale che ritengono non corretta e rispettosa delle necessità dei dipendenti.
Tutte questioni – riporta il Corriere dell’Umbria in edicola stamattina – che sono state portate ieri all’attenzione della fabbrica attraverso le relative assemblee chiamate a decidere la proclamazione dello stato di agitazione, il blocco degli straordinari e anche un pacchetto di ore di sciopero da fare venerdì e sabato.
La proposta di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, è quella di astenersi dal lavoro la prima e l’ultima ora di ogni turno della Colussi. Le assemblee del giorno hanno detto subito sì alla proposta sindacale che punta a riaccendere l’attenzione sulla fabbrica dopo otto mesi dalla chiusura dell’accordo di razionalizzazione del personale. Non va giù l’idea di aumentare le ore o di assumere personale attraverso contratti interinali senza una visione complessiva e strategica del sito. Da parte sua, la Colussi si è chiusa a riccio sul premio di produzione. Per l’azienda, lo scioglimento della Rsu aveva portato al mancato accordo sullo stesso che, quindi, ora non può essere rivendicato
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