“Una grande festa dei giovani con il Papa per l’ economia”. Così Luigino Bruni, ordinario di economia politica all’ Università Lumsa e consultore del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, ha definito l’evento Economy of Francesco 2020, in programma ad Assisi dal 26 al 28 marzo 2020, presentato oggi alla Sala Stampa vaticana. Si tratta di un evento di studio, di incontro, di confronto, di ricerca, tra giovani studiosi e operatori dell’ economia. L’ispirazione nasce tutta dal magistero del Papa, che fin dall’ Evangelii gaudium e poi nella Laudato si’, ha denunciato lo stato patologico di tanta parte dell’economia mondiale, parlando di una ‘economia che uccide’, e mostrando come essa uccide insieme le persone e l’ambiente, uccidendo così anche il futuro
“Sono attesi almeno 500 giovani, metà imprenditori sotto i 35 anni e metà studiosi di dottorato nelle università di tutto il mondo, compreso quelle ebraiche”, ha anticipato Bruni, direttore scientifico dell’ evento, sottolineando la presenza di molte donne nel Comitato preparatorio: “Economia è una parola
femminile, e le donne hanno uno sguardo diverso su di essa rispetto ai maschi”. “I giovani incontreranno Papa Francesco per un patto che possa cambiare questo mondo”, ha spiegato l’ economista, citando il 15 marzo 2019, “data storica che ha inserito nel pensiero della storia dell’ economia del mondo il
pensiero dei ragazzi”, grazie al contributo di Greta Thunberg. Già da ora è possibile iscriversi a Economy of Francesco 2020 (via sito ufficiale), e da giugno si potrà fare domanda per avere una borsa di studio”. Tra le novità: un Premio per l’ economia, che sarà una giuria di giovani ad assegnare. Il vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, ha spiegato che “Per ideare l’evento, come ipotesi da presentare al Papa, e sulla quale abbiamo dialogato anche con il Card. Turkson, che ci assicura il patrocinio del suo Dicastero, siamo dovuti partire con un certo anticipo. Disponiamo attualmente di un’idea progettuale, quella che il Papa ha accettato e fatto sua. Ma l’impalcatura organizzativa e contenutistica dell’evento è tutta da costruire: sarà il lavoro dei prossimi mesi, e non lo vogliamo certamente portare avanti in solitudine. In modo particolare spetta a me, nella mia responsabilità di vescovo, accogliere le istanze e le collaborazioni delle diverse anime della Città di San Francesco”.
Ma la domanda è se Francesco sarà ad Assisi per Economy of Francesco 2020. Se il Pontefice arrivasse ad Assisi sarebbe la sua quarta visita in città e la sesta in Umbria, visti i precedenti del 4 ottobre del 2013, per San Francesco e del 4 agosto del 2016 (per il Perdono di Assisi). Papa Francesco è poi tornato ad Assisi il 20 settembre dello stesso anno, con i leader di tutte le religioni. Infine il 4 ottobre del 2016, a Norcia, in visita ai terremotati, e poi in visita privata dalle suore di clausura di Spello l’11 gennaio 2019. Se così fosse, Papa Francesco potrebbe superare il record di visite di Papa Giovanni Paolo II, che venne nella città serafica per sei volte; le visite papali ad Assisi in totale sono 40, con 18 Papi arrivati in città. Il primo fu Gregorio IX nel 1228, due anni dopo la morte di Francesco. Una risposta certa però ancora non c’è, ma la sensazione è che ci sarà al 99%.
“La presenza del Papa ad Assisi rende sempre più attuale la figura di San Francesco, e per quanto riguarda la comunicazione la nostra Sala Stampa fornirà contenuti e approfondimenti che proporranno la visione economica di San Francesco”, ha detto padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Più sfumato invece il vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, secondo cui “Da quello che abbiamo percepito, il Papa sarà ad Assisi un solo giorno, e con ogni probabilità sarà il momento conclusivo di Economy of Francesco 2020”. Il presule non ha dato per certo la data del 28 marzo, per la presenza del Papa: “Non sono autorizzato a darla per certo”, ha precisato, ricordando che nella lettera scritta in preparazione all’iniziativa Francesco “non ha scritto nulla di preciso, e quindi neanche io posso essere preciso”. Ma, aggiunge, il presule “Per diversi anni ho invitato il Papa a ritornare, soprattutto per settembre, quando al Santuario della Spogliazione, si svolge una sessione dedicata ai temi della custodia del creato. Ogni volta il Papa mi aveva risposto con una benedizione, comunicandomi di non poter venire. Forse non avevo indovinato la data. O forse non avevo indovinato il taglio specifico, che avesse potuto dare al Papa lo stimolo per tornare una quarta volta ad Assisi”.
“C’era bisogno di uno scatto ulteriore, di qualcuno – e chi meglio del Papa? – che accendesse una scintilla per coagulare attorno al suo messaggio e a quello di Francesco d’Assisi tutti gli uomini di buona volontà”. Così padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi, ha pronunciato il suo “grazie” a Papa Francesco per l’iniziativa Economy of Francesco 2020. “Sono tantissime le persone a cui sta a cuore questo tema, che non riguarda soltanto i cristiani”, ha sottolineato il custode durante la presentazione dell’iniziativa, presso la Sala Stampa della Santa Sede. Tra le iniziative portate avanti dal Sacro Convento in preparazione dell’evento, Gambetti ha citato la trasmissione “Con il cuore” e “Il Cortile di Francesco”, insieme ad un progetto per una certificazione sulla “ecologia integrale “realizzato insieme ad alcune università italiane – la Federico II di Napoli, l’Alma Mater di Bologna, il Politecnico di Milano e la Luiss di Roma – attraverso “un’offerta di esperienze e contenuti sui vari modelli di economia, con un appello rivolto ai giovani a mettersi insieme e a tirare fuori, condividendo, quella che per loro è l’economia del futuro”. Il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, ha definito quello del marzo prossimo “un evento epocale”, e si è detta “molto colpita dall’invito inedito del Papa, che coincide con i 40 anni dalla proclamazione di san Francesco tra i custodi dell’ecologia”. “Una sfida enorme”, per Assisi, chiamata a “mostrare che un’altra città, basata sul modello dell’economia sostenibile, è possibile”.
“Abbiamo accolto con gioia e speranza l’iniziativa di papa Francesco per un’economia diversa, che sappia accogliere e difendere la vita, che sia al sevizio dell’uomo, inclusiva e si prenda cura del creato. Le ferite di un’economia che esclude chi è più fragile, che viviamo con sofferenza nella nostra quotidianità, e la speranza di poter contribuire ad un cambio di rotta, ci hanno spinto ad aderire a questa iniziativa sin dal momento della sua ideazione. Nella nostra quotidianità accanto alla sofferenza avvertiamo l’urgenza di un cambiamento radicale del sistema economico-sociale. La cura delle persone fragili, malate, disabili, non è solo questione di prescrizione di pillole o di riparare funzioni che sono state compromesse, ma ha a che fare con la difesa della vita e non può conoscere limiti imposti dall’attuale sistema economico e sociale. Difendere la vita non significa solo ‘curare’, ma adoperarsi affinché nessuno sia lasciato alla solitudine e all’abbandono”, dichiara Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi.
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