(Fla.Pag.) Mamma, ci hanno scippato il vino. Succede che su Facebook giri una foto di un vino, il San Francesco Montepulciano d’Abruzzo, che sta facendo gridare allo scandalo perché nell’etichetta si parla di un San Francesco santo abruzzese che salvò un bambino dalle fauci di un lupo. “Il nostro – spiega l’etichetta – è un vino che vuole rendergli omaggio”. Tanto per non sbagliare, la traduzione è anche in inglese, e sull’etichetta compare anche un lupo stilizzato.
Ma il San Francesco santo abruzzese fa alterare gli assisani. “Ho capito che per vende se fa de tutto ma San Francesco un santo Abruzzese no però… cioè me sento offeso”, scrive Alex Trabalza dalla pagina del Movimento dello sconforto generale. “Abbiamo due San Francesco, quale il vero? Quello umbro o quello abruzzese? Chiediamo alle autorità: Sacro Convento e Amministrazione Comunale”, aggiunge Giorgio Bartolini, dal gruppo Assisi: C’era una volta via. In realtà, un Francesco abruzzese c’è. Anzi, ce ne sono due. Anzi, sono svariati, ma quello che ha salvato il bambino sarebbe un “semplice” Franco. Il primo Francesco d’Abruzzo è Venerabile (il primo gradino verso la santità) e nella sua scheda su santiebeati.it non si parla di lupi né di bambini. Il secondo è San Francesco Caracciolo, ma anche qui nessuno cita lupi e bambini.
E se San Francesco e lupo fa pensare quello di Assisi – e al lupo di Gubbio – una storia simile a quella dell’etichetta la riporta Fulco Pratesi, secondo cui è stato però il Beato Agostino Novello a salvare un bambino azzannato da un lupo. La storia figura in un quadro di Simone Martini nella chiesa di S. Agostino a Siena. Cercando su google parole come santo salva bambino da un lupo escono fuori altri Santi, come “statua di S. Domenico con il lupo che ha in bocca un bimbo, salvato dal santo”, o “il Beato Torello da Poppi di Arezzo, chiamato alla santità dal canto di un gallo, ma capace anche di ammansire il Lupo Humanino”.
In realtà, stando a quanto risulta ad AssisiNews, il San Francesco abruzzese dovrebbe essere San Franco d’Assergi, il santo eremita del Gran Sasso che nell’abruzzese viene rappresentato come il Santo che salvò un bambino dal lupo. E la sua scheda su santiebeati effettivamente conferma. “Nelle feste principali dell’anno si recava ad Assergi per ricevere la Comunione, forse nella chiesa di S. Maria in Silice. Qui avvenne l’episodio del bambino in fasce salvato dalla bocca di un lupo; l’agiografo riferisce il fatto in termini assai moderati e realistici; pure la fantasia degli artisti, pittori e scultori, vi si è ispirata fin dai tempi più antichi ed il santo viene sempre rappresentato con accanto un lupo che tiene un bambino in bocca”.
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