Riceviamo e pubblichiamo da Valerio Cagnetti, residente ad Assisi, una lettera, inviata per conoscenza anche al sindaco Stefania Proietti, sulle “grandi navi” di Assisi, i pullman turistici. La città serafica, insomma, sarebbe come venezia.
“Se i cittadini di Venezia sono ormai ostaggio delle grandi navi da crociera, possiamo tranquillamente affermare che i cittadini di Assisi sono ostaggio dei pullman turistici che, ormai quotidianamente, troviamo incastrati in posti dove nella maniera più assoluta non dovrebbero stare .
Dopo i ben noti episodi di via di Valecchie – scrive Cagnetti – stamattina un altro caso inquietante. Verso le 7:35, scendevo per la Circonvallazione per recarmi a lavorare come ogni mattina (ebbene sì: non esistono solo i turisti ad Assisi, ma anche gente che quotidianamente si reca a lavorare e deve rispettare degli orari, trovandosi sempre più spesso a dover fare lo slalom tra questi bestioni inadatti a circolare per le strade di Assisi, che con passo lento occupano le strade, sentendosi padroni del mondo) quando, subito dopo una curva, all’altezza dell’incrocio tra la Circonvallazione stessa, via Moiano in salita e via Petrosa in discesa, mi trovo davanti, con grande spavento, un pullman completamente intraversato”.
“L’autista, in un eccesso di ottimismo (a voler essere buoni) pretendeva di salire, con quell’ingombrante mezzo, in via Moiano, probabilmente verso le Suore di Santa Brigida o chissà dove. Naturalmente, si era ben guardato dal mettere in evidenza, tramite il triangolo come prevede il codice della strada, la presenza del mezzo intraversato sulla carreggiata e ingombrava tutta la Circonvallazione rendendo la circolazione impossibile e soprattutto mettendo a rischio chi, percorrendo la strada in discesa, se lo trovava davanti senza alcuna segnalazione”.
“Ora – dice Cagnetti – sorvolando sullo scarso buon senso di queste persone che guidano questi mezzi giganti e pretendono di percorrere le strade di Assisi come fossero sulla Centrale Umbra o addirittura l’autostrada, credo che il Comune debba assolutamente pensare di installare segnaletiche chiare e ben visibili che indichino a queste persone dove possono andare e dove invece non possono assolutamente andare con i loro mezzi”.
“Ne va della sicurezza dei cittadini e della buona percorribilità delle strade, troppo spesso in questa estate ostruite da pullman finiti dove non dovrebbero. I navigatori satellitari traggono sicuramente in inganno, ma il buon senso degli autisti (spesso inesistente) e soprattutto una buona segnaletica orizzontale e verticale dovrebbero aiutare a superare questo problema. I cittadini di Assisi non meritano di essere ostaggio dei pullman turistici e di rischiare incidenti o perdite di tempo a causa di autisti disattenti che non si preoccupano se la strada che stanno per percorrere sia o meno adatta ai loro pesanti e ingombranti mezzi”.
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