Per guardare ad una “nuova” economia e per un futuro sostenibile proseguono (si andrà ancora avanti fino all’ 8 settembre) gli incontri di “Percorsi Assisi”. Protagonisti della giornata di ieri gli economisti Carlo Cottarelli e Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, che hanno dialogato per dare un ulteriore punto di vista sulle attuali e future possibilità economiche. A chiudere la giornata, in serata alle 21 nella Basilica Superiore di San Francesco, l’attesa Lectio Magistralis del premio Nobel per la Pace, Muhammad Yunus, dal titolo “Economia circolare e micro credito”. Sono intervenuti per l’occasione il Custode del Sacro convento di Assisi, Padre Mauro Gambetti, il direttore Generale della Luiss Guido Carli, Giovanni Lo Storto, e il rettore della Università Federico II di Napoli e presidente Crui, Gaetano Manfredi. All’economista è stata consegnata anche la Lampada di San Francesco.
“Esiste la possibilità di creare un cambiamento concreto nell’economia. Non ci sono solo teorie visto che lo abbiamo dimostrato ed ognuno può sfidare questo tipo di economia convenzionale”. Lo ha detto all’Ansa proprio Yunus, ricordando come “Lo abbiamo sempre dimostrato con azioni concrete parlando di micro finanza e micro credito. Tutti possono sfidare il sistema bancario tradizionale con azioni concrete”. Per Yunus poi “quando si parla di business si tende a dire che questo ci ucciderà tutti, in termini di sprechi e con problemi all’ambiente, ma un altro modo di intendere il business è quello del social business”. “Le imprese – ha sottolineato a margine di Percorsi Assisi – oltre a fare business possono sostenere parallelamente lo sviluppo sociale e quindi questo vuol dire che il surplus generato da queste attività parallele può essere reinvestito per creare ancora economia e per ridistribuire le forze per il benessere sociale”. Con il social business che per Yunus “può interessare le energie rinnovabili o anche il campo della salute”.
Per il premio Nobel, inoltre, un altro modo per “combattere” questo modo convenzionale di intendere l’economia è quello di invertire il concetto che “non appena i giovani finiscono la scuola viene detto loro di trovare un lavoro”. “Quello che stiamo dimostrando – ha affermato – è che i giovani non devono diventare delle persone che cercano lavoro ma degli imprenditori e quindi il micro credito, anche con prestiti bassi di 30 dollari, ci ha dimostrato che esiste nella vita delle persone una condizione che li porta ad essere imprenditori e quindi a creare lavoro invece di cercarlo”. Secondo Yunus “essere imprenditori e imprenditrici non dipende dall’ educazione, lo abbiamo visto in passato, ma oggi i giovani, più educati in merito, possono fare meglio e cambiare la direzione del sistema convenzionale di pensare”. “La disoccupazione è un problema artificiale – ha concluso il premio Nobel – e noi lo generiamo spingendo le persone a cercare lavoro invece che incoraggiarle a creare attività che possono invece dare lavoro”.
“Percorsi Assisi” punta a rimettere l’individuo al centro, dando vita ad un nuovo “umanesimo digitale”, per rispondere alle sfide del presente. “Percorsi Assisi” si sta caratterizzando come una settimana full-time di incontri, lezioni e lavori di gruppo rivolta a studenti e neolaureati con lo scopo di portare l’ apprendimento e la discussione dei temi economici su traiettorie inconsuete attraverso le parole e gli insegnamenti di San Francesco. Una vera e propria “scuola” di economia francescana ed interuniversitaria. Il progetto è nato da un’ idea dei frati della Basilica di San Francesco di Assisi, in collaborazione con la Luiss Guido Carli, l’ Istituto Teologico di Assisi, l’ Alma Mater di Bologna, il Politecnico di Milano e la Federico II di Napoli. La scuola di formazione “Percorsi Assisi” si propone come momento riflessivo-esperienziale preparatorio dell’ evento che si terrà dal 26 al 28 marzo 2020 sempre ad Assisi con Papa Francesco dal titolo “The Economy of Francesco“, in cui il Santo Padre incontrerà i giovani imprenditori e i dottorandi in economia di tutte le università del mondo.
FOTO © Mauro Berti-Rivista San Francesco
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