Il Piano regolatore dei cimiteri annunciato dalla giunta Proietti riguarda anche il cimitero di Assisi capoluogo? Viene da chiederselo guardando come è ridotto, oramai da mesi, il camposanto alle porte della città serafica. Tra fili scoperti, cappelline rotte, scalette sporche e con pietre sbreccate, quello che dovrebbe essere il luogo dell’eterno riposo dei defunti denota un luogo bisognoso di un maquillage, e non solo in alcuni punti selezionati, come il cimitero dei bambini.
La segnalazione arriva da alcuni residenti, che oltre al dolore per la perdita dei loro cari, sono costretti a vedere un triste ed indecoroso spettacolo. Un esempio per tutti, le siepi: da circa due anni stanno venendo potate perché attaccate da un insetto; ma nonostante sia passato quasi un anno dal primo avviso (gli interventi sono però in realtà precedenti) e dalla rassicurazione di una loro sostituzione con piante di Ligustro sinense resistente alla piralide del bosso (Cydalima perspectalis), da mesi non si vede niente, né ai campi superiori, né a quelli inferiori.
Per il resto, anche a causa della pioggia, i vialetti del cimitero di Assisi capoluogo sono in condizioni disaegevoli, e nessuno – nonostante la rimozione delle siepi abbia permesso di appurare che molte delle pietre perimetrali sono rotte – ha sostituito le mattonelle che circondano i vari campi. E ancora, molte delle tombe presentano pietre rotte (si tratta di tombe vuote, o così vecchie che è improbabile che i discendenti siano in vita). Ci sono inoltre fili scoperti e in bella vista. Anche per questo, i cittadini chiedono interventi urgenti per scongiurare pericoli e assicurare il giusto decoro e dignità ai defunti. Posto che, viste le condizioni in cui versa il cimitero, in alcuni casi, più che un prg cimiteriale, ci vorrebbe un miracolo.
(Le foto sono state scattate lo scorso weekend, domenica 8 settembre)
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