I francescani di Assisi contro Salvini? La risposta è no. “I criteri di discernimento della fraternità sono legati al Vangelo”, ricorda fr. Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento, in una breve nota pubblica. “In questo periodo elettorale, nel rispetto delle convinzioni personali, la comunità eleva le proprie preghiere affinché le coscienze degli elettori siano illuminate nello scegliere coloro che governano la regione Umbria e auspica che tutti i candidati siano animati dall’amore al prossimo e da spirito di servizio verso il bene comune”.
In un articolo nell’edizione cartacea e web del Corriere della Sera del 24 settembre (ripreso anche da AssisiNews che quindi riporta la precisazione del Custode), il giornalista del Corriere della Sera Fabrizio Roncone riportava un virgolettato di un giovane frate. “Potrei dirle una bugia, e sarebbe comunque un peccato venale. Invece voglio dirle la verità: noi qui preghiamo affinché Salvini perda queste elezioni”, la dichiarazione anonima.
Ma i francescani di Assisi contro Salvini non hanno nulla. Dal “luogo in cui sta vivendo gli esercizi spirituali”, Gambetti comunica che “la Comunità che egli rappresenta, internazionale e cosmopolita, non è in alcun modo faziosa. I criteri di discernimento della fraternità sono legati al Vangelo, che è un inno alla vita. Intesa fin dal suo concepimento come nella sofferenza che conduce alla morte. E all’amore, rivolto a tutti senza esclusione di genere, etnia, fede e convinzioni politiche”
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