Non solo critiche per l’iniziativa Fertility Room, che al netto di prese di distanza e richieste di dimissioni, piace ad alcuni operatori commerciali ed è difesa dagli albergatori proponenti. Obiettivo, “lanciare un messaggio forte per la città: siamo alle prese – spiega uno di loro – con molte disdette, la gente ci chiama per sapere se i monumenti sono ancora in piedi e se le strade sono praticabili: gli appelli sul fatto che Assisi è sicura e non toccata dal terremoto non sono andati oltre i quotidiani locali, serviva un’iniziativa di ‘rottura’ e che facesse scalpore”.
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Che poi qualcuno venga effettivamente ad Assisi per partorire non è detto (e alla fine non è neanche importante), anche se “con l’iniziativa Fertility Room – spiegano all’Ansa Alessandro ed Elena dell’agriturismo Le mandrie di San Paolo – nasce nella piena consapevolezza che siamo un Paese a crescita zero e far venire al mondo un figlio è un gesto d’amore profondo che andrebbe sempre più incoraggiato nonostante le mille difficoltà che la vita riserva”.
E sull’iniziativa Fertility Room arriva anche la nota del Movimento 5 Stelle, critica con Guarducci (che ha ‘creato’ il tavolo dal quale l’idea è nata) e il Comune: “I tavoli di lavoro e la condivisione in genere rientrano nel nostro programma elettorale – è scritto nella nota – e quindi siamo stati più che felici dell’iniziativa. Si è parlato di programmazione, di progetti di marketing, di profilatura del turismo, di eventi, di tassa di soggiorno. Per contrastare la cattiva percezione della situazione post sisma si è pensato ad una campagna provocatoria che raggiungesse l’attenzione mediatica nazionale e da qui è nata l’idea dell’iniziativa Fertility Room. Non entriamo nella moralità della trovata che voleva più che altro suscitare clamore ma su un fatto oggettivo: l’iniziativa è del Comune di Assisi, Guarducci non si è rivolto agli albergatori come una figura privata ma in quanto Assessore del Comune di Assisi. A cose fatte, l’Amministrazione non si può dissociare dal l’iniziativa scaricandola sui privati che hanno aderito a favore di un’ azione mediatica di risonanza nazionale dopo la cattiva percezione della situazione ad assisi post sisma”.
Per il Movimento 5 Stelle, “Emerge da questo resoconto un dato preoccupante, oltre alla mancanza di comunicazione tra la Giunta e il Sindaco, vi è una diversità di vedute e di strategie di marketing del tutto evidente. Se si fa la scelta di dare un assessorato ad un imprenditore come Guarducci, non si può rinnegarla alla prima mossa da lui proposta. I tavoli di lavoro sul tema del turismo e della cultura devono avere una guida comunale, una strategia condivisa e ruoli ben definiti. A questo punto chiediamo all’Amministrazione di fare chiarezza su cosa esattamente siano i tavoli ASSIST Turismo e ASSIST Cultura. Chiediamo anche se il Comune intende dare un supporto a questi tavoli o se lascerà poi tutti gli oneri e gli onori ai privati”.
Sull’iniziativa Fertility Room interviene anche l’ex senatore Maurizio Ronconi, oggi rappresentante del Centro Democratico: “Al di là del fatto che appare poco credibile che gli albergatori di Assisi abbiano da soli ed autonomamente concepito questa ‘novità’, essendo gli stessi notoriamente dotati di ben sperimentato senso critico e di conoscenza dei loro clienti che giungono ad Assisi per incontrare San Francesco, la proposta sottende una incultura e una misconoscenza della storia di Assisi e una insensibilità rispetto alla misticità della città. Si tratta di una inusitata proposta, un maldestro tentativo di commercializzare l’anima della gente, che non solo va respinto,ma di cui si debbono scovare gli ispiratori, perché’ con queste idee rischiano di fare danni – conclude – non solo ad Assisi ma
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