Il Manifesto di Assisi sarà la risposta italiana contro la crisi climatica. Il documento ha già raccolto oltre 2000 adesioni, tra rappresentanti di istituzioni, mondo economico, politico, religioso e della cultura, e punta a rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo. Saranno il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, e il Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Stefano Zamagni a partecipare alla presentazione del Manifesto di Assisi domani, alle 9.30, nel Salone Papale del Sacro Convento.
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Tra i suoi promotori ci sono il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, il Direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, l’Amministratore Delegato Enel, Francesco Starace, e l’Amministratore Delegato di Novamont, Catia Bastioli.
“Quello del 24 gennaio ad Assisi – dichiarano Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e Padre Enzo Fortunato, direttore rivista San Francesco – è un appuntamento a misura d’uomo. Il Manifesto di Assisi è una nuova alleanza che tesse una rete tra economia, cultura e ricerca con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, religiose e culturali del Paese. Affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società ‘abitabile’ e green. Per questo più capaci di futuro”.
«Vogliamo trasformare la transizione ecologica in un grande vantaggio competitivo centrato sulla vocazione italiana: un Paese ricco di biodiversità, di capacità d’innovazione, di beni e servizi di qualità, di ricchezza di senso del vivere», spiega Leonardo Becchetti, uno dei primi firmatari.
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