Nel 2020 ci sono ancora famiglie che devono utilizzare l’acqua dei pozzi per lavarsi, acqua che spesso è non potabile, visto che gli esami chimico fisici cui è stato sottoposto un campione dell’acqua dei pozzi è risultato “non rientrante nei limiti batteriologici previsti dalle leggi vigenti”. Succede a Rivotorto di Assisi, nelle vie Frate Egidio, via Aganor Pompili, via Giovanni Anastasio Fontana e via Butinaro, circa mezzo km quadrato adiacente alla Centrale Umbra, in cui sorgono case e aziende che sono ancora sfornite della pubblica illuminazione e dei servizi di fornitura di metano e acqua, quest’ultima solo recentemente (grazie ai lavori per la pista ciclabile) costruita dall’altra parte della strada.
Il problema – come segnalano una sessantina di residenti di Rivotorto, che hanno avviato una raccolta firme protocollata dal capogruppo dei Socialisti, Luigi Bastianini – era già stato fatto presente alla giunta Ricci-Lunghi nel 2015, con una raccomandata alla quale non è mai stata data risposta. Nel 2017, giunta Proietti, tale segnalazione fu ripetuta nel corso di un incontro pubblico da Alessio Sdringola, residente in via Pompili e promotore/primo firmatario della petizione. “I problemi segnalati sono assai sentiti soprattutto in tre casi – si legge nella raccolta firme, cui i cittadini hanno allegato anche i risultati degli esami dell’acqua – quello dell’acqua pubblica, perché l’acqua potabile, dalle analisi dei pozzi privati, risulta non conforme ai parametri di legge, con tutte le conseguenze che un uso domestico comporta. L’assenza di illuminazione è un problema per la sicurezza stradale; e l’assenza di una rete del metano significa che le famiglie devono ricorrere a forniture di gas da parte di società private”. Serve poi la bitumazione per la sola via Pompili, anche questo oggetto di una specifica richiesta nella petizione.
Le richieste dei cittadini sono state prese in carico dal consigliere Bastianini, che ha protocollato la raccolta firme in Comune: “Sto monitorando la situazione, da cittadino di Rivotorto e da consigliere: mi sono fatto portavoce delle legittime preoccupazioni dei residenti che vivono in quelle zone, per portare risposte puntuali e precise ai cittadini su quali provvedimenti e lavori sono previsti per ovviare a queste difficoltà”. L’amministrazione, per bocca del vicesindaco Valter Stoppini, promette via Corriere dell’Umbria che darà risposte: “Siamo al corrente delle problematiche e con il sindaco ci stiamo attivando per reperire i fondi che servono, in primis per l’acquedotto visti i problemi dei pozzi”.
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