“In questo momento sono presenti presso il Convitto Nazionale di Assisi, 7 ragazzi di cui 5 minorenni, provenienti dall’America Latina e dal Sud Corea, impossibilitati a raggiungere le proprie famiglie per la cancellazione dei voli verso i loro paesi di provenienza. La direzione del Convitto ha prodotto tutti gli sforzi necessari per far rientrare i ragazzi presso le loro famiglie, coinvolgendo il Ministero dell’istruzione, l’ambasciata della Colombia e della Corea del Sud e, ovviamente, i genitori degli stessi ragazzi. A partire dall’uscita del DPCM del 4 marzo è stato informato l’USR e il sindaco dott.ssa S. Proietti, con la quale ci coordiniamo giornalmente. È stato contattato il vice Ministro del MAE on. Marina Sereni, la quale conferma la difficoltà ad intervenire in una situazione internazionale veramente complicata come quella di questo periodo”. È quanto si legge in una nota della rettrice, Annalisa Boni.
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“Allo stato attuale, quindi, sentito anche il parere delle Rappresentanze Sindacali e informato il Consiglio di Amministrazione dell’istituto, riteniamo che la collocazione più sicura per i ragazzi sia presso il Convitto Nazionale. Di questo sono convinte anche le famiglie con cui intratteniamo una corrispondenza quotidiana per rassicurarle e fornire eventuali aggiornamenti. Per garantire la sicurezza dei ragazzi e del personale, di concerto con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, sono state prese tutte le misure idonee a contrastare la trasmissione del Coronavirus, è stato aggiornato il Documento di Valutazione del Rischio Biologico e, nella giornata di domani, analizzeremo il Protocollo del 14/03/2020 per individuare eventuali ulteriori accorgimenti da adottare”.
“Attualmente – continua la nota della Rettrice Boni – il contingente del personale ATA è stato ridotto al minimo, per garantire i servizi essenziali di cura e assistenza dei convittori mentre il personale educativo svolge una turnazione che consente la presenza di un solo educatore h24. Ogni lavoratore è cosciente della responsabilità che ha nell’adottare comportamenti corretti sia in servizio che al di fuori del Comvitto Nazionale; ognuno di loro sa che rappresenta un tassello importante per tenere in piedi un servizio essenziale che garantisca la salute e l’integrità dei ragazzi che abbiamo in custodia, nella consapevolezza che essi sono un bene prezioso per tutti”.
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