La polizia locale di Bastia Umbra ha denunciate due persone che non rispettavano le misure limitative anti Covid-19. Si tratta di una coppia che, con il loro bimbo, ha violato quanto previsto nei decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e nelle ordinanze del Sindaco. La coppia, nella giornata di martedì, è stata avvistata in un parco e, dopo le indagini svolte con l’ausilio di videosorveglianza, è stata invitata negli uffici della Polizia Locale per gli adempimenti connessi alla comunicazione di reato alla Procura della Repubblica
Correlato: Coronavirus in Umbria, 710 positivi e 8 guariti: il bollettino del 25 marzo
I due, un uomo e una donna residenti a Bastia, erano stati segnalati telefonicamente alla Polizia Locale poiché si trovavano all’interno di un giardino pubblico con il proprio bambino, nonostante le ordinanze del Sindaco di Bastia n. 37 del del 16 marzo e n. 40 del 17 marzo avessero vietato, successivamente, l’utilizzo dei giochi pubblici e l’ingresso a tutte le aree verdi pubbliche. Quando la pattuglia è arrivata sul posto le persone non c’erano più.
Si è ricorso alla videosorveglianza grazie alla quale si è potuto osservare che tre persone (una coppia e un bambino in tenera età) entravano all’interno dell’area delimitata da nastri e da avvisi di divieto, si intrattenevano nella stessa e consentivano al bambino l’utilizzo di tutti i giochi presenti (tutti regolarmente delimitati da nastri). Grazie sempre alla videosorveglianza si risaliva alla targa della autovettura utilizzata, potendo così risalire agli autori. La denuncia è scattata ai sensi dell’art 650 c.p. “inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”.
“Oltre la grave inosservanza delle misure limitative messi in atto, quello su cui dobbiamo riflettere è anche il cattivo esempio che possiamo dare ai nostri bambini invitandoli palesemente a trasgredire la regola. Ma la regola di oggi di un bambino, di più bambini, è una regola che si somma alle altre. Il compito dei genitori qual è? quello di educare i propri figli ad infrangere le regole o quello di invitarli a riflettere e a rispettare le regole? Le regole non sono fatte solo per gli altri – conclude Morettini – le regole sono le condizioni che ci fanno stare uniti distinguendo i doveri dai diritti”.
© Riproduzione riservata