Per la Giornata Mondiale dell’Autismo, 2 Aprile 2020, le maestre della Scuola dell’Infanzia Rinascita di Assisi, hanno pensato di raccontare ai bambini una storia sul valore della diversità e di quanto sia bello e importante che ognuno di noi abbia delle caratteristiche uniche che ci permettono, stando insieme, di essere più forti, più ricchi e più liberi. Dopo aver visto il video di un bambino che ha costruito anche lui un teatrino delle ombre, i bambini hanno poi dato sfogo alla loro creatività e aiutati dalle mamme hanno costruito i loro teatrini.
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“Quello che noi maestre giornalmente cerchiamo di trasmettere ai bimbi – si legge in una nota dell’Infanzia Rinascita di Assisi – è che siamo un gruppo, un grande gruppo che quando si incontra, quando si ritrova, quando si abbraccia si sente bene perché ha tanto affetto intorno a se. Quando non si può stare insieme, come ad esempio in questo periodo, in qualche modo il ricordo del gruppo li fa sentire uniti, vicini alla compagnetta chiacchierona e simpatica, a quella timida e sempre gentile, al compagnetto con cui giocano con le macchinine o a quello che fa sempre buffi versi e a tutti gli altri, ciascuno con il suo carattere speciale, ed ecco che loro si pensano, si cercano e aspettano impazienti di ritrovarsi”.
“E allora perché tanto bisogno di parlare ai bambini della diversità se per loro essere un gruppo in cui ognuno è diverso dall’altro è già così bello e importante? Per – la risposta delle maestre – creare una memoria, un bagaglio emotivo positivo, perché questi bambini diventeranno adulti e, quando lo saranno, costituiranno quel mondo che sarà in grado di accogliere la diversità di qualsiasi persona, quella diversità che per loro è stata così speciale e preziosa”.
“ La mia speranza – aggiunge Arianna Calzolari – è che il mondo sia in grado di accogliere la diversità, di capire quanta ricchezza ci sia in una persona diversa. Io sto cercando di insegnare ai miei figli il rispetto, verso tutto e tutti. Il rispetto consiste nel tenere conto dell’altro nelle sue differenze individuali, senza cercare di manipolarle e senza pretendere che l’altro si comporti diversamente da ciò che è, solo perché noi lo vorremmo diverso. Ognuno di noi è meravigliosamente unico, meravigliosamente diverso dagli altri, basterebbe solo imparare ad ascoltare, a vedere, ad accettare e rispettare l’altro, nello splendore della sua diversità”.
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