Continua a crescere l’elenco delle aziende alimentari che hanno deciso di premiare i lavoratori presenti in fabbrica, malgrado l’emergenza sanitaria in corso. Secondo il censimento della della Uila-Uil, tra le aziende della filiera che hanno fatto questa scelta ci sono la Giovanni Rana, Heineken, Nestlé, Barilla, Mutti, Lactalis con Galbani, Parmalat, Aia Tre Valli e il Gruppo Colussi, che nei suoi stabilimenti, Petrignano incluso, eroga un bonus a chi continua a lavorare emergenza coronavirus nonostante. Ma il premio, 250 euro lordi, arriva con dei caveat – diminuzione del bonus in caso di due assenze e l’azzeramento dopo tre – che non piacciono all’Ugl agroalimentare.
“In questo momento di straordinaria difficoltà per il paese – si legge nel comunicato della Colussi riportato sul Corriere dell’Umbria in edicola oggi – è importante garantire la continuità produttiva e incrementare gli sforzi produttivi adeguati a rispondere alla necessità di ricostruire gli stock dell’azienda ed evitare una situazione di crisi che si potrebbe venire a creare nel territorio nazionale a fronte dell’emergenza sanitaria. Per questo Colussi ritiene opportuno dare una risposta concreta alle persone che in queste settimane, con impegno, dedizione e responsabilità, lavorano per il soddisfacimento degli ordini. Pertanto, per il mese di aprile, l’azienda ha deciso di erogare a titolo una tantum la somma di 250 euro lordi agli operai che in quel mese garantiranno il 100% delle presenze, ivi compresi i turni di flessibilità positiva”.
Non è però tutto rose e fiori, visto che – sempre secondo la comunicazione della Colussi, “Per un giorno di assenza verranno detratti 50 euro lordi, 100 euro lordi in meno per due giorni di assenza e dal terzo giorno il premio si azzererà, mentre le assenze inferiori alle 8 ore saranno calcolate pro quota”. E per questo l’Ugl Agroalimentare Umbria, che nei giorni scorsi aveva esortato l’azienda a premiare il sacrificio dei lavoratori, ringrazia l’azienda, ma lamenta anche la scarsa concertazione. Come spiega il segretario Massimo Morelli, “Avevamo chiesto di aumentare la percentuale base oraria giornaliera per l’intero periodo che va da marzo ad aprile, e non con un bonus che va a decrescere anche con un solo giorno di assenza. Ma apprezziamo lo sforzo, anche se c’è il rammarico di non averlo discusso insieme”.
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