La presidente della Regione Donatella Tesei presenta il piano delle riaperture in Umbria. Secondo l’idea di Palazzo Donini e università, si parte dal 4 maggio per arrivare all’1 giugno. Il tutto tenendo da conto se il parametro R con zero dovesse tornare pari a 1 le riaperture verrebbero sospese.
In particolare, il calendario delle riaperture in Umbria dovrebbe partire l’11 maggio il commercio al dettaglio con ingressi contingentati e un cliente ogni 20 mq. Sempre l’11 riaperture in Umbria anche a parrucchieri ed estetisti. Per loro, solo previo appuntamento, con l’uso di Dpi, il distanziamento e la presenza di una persona per 20 mq.
Per il 18 maggio via libera a bar e ristoranti con distanziamento minimo di 2 metri tra i tavoli, di 1 tra i commensali e con l’uso del 50% dei coperti rispetto al pre-pandemia. Il 25 maggio potrebbero ripartire centri estetici e centri massaggi solo con appuntamenti singoli. Il primo giugno si vorrebbero far riaprire le strutture ricettive non alberghier. Infine, l’8 giugno il commercio ambulante.
Nei giorni scorsi alcuni governatori avevano scritto una lettera a Conte e Boccia e, per conoscenza, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oltre che ai presidenti di Camera e Senato. “Proposte al Governo per la Fase 2: più competenze alle Regioni“, si legge nel titolo. Tra i firmatari, oltre a Tesei per l’Umbria, i governatori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Veneto e dal presidente della Provincia autonoma di Trento.
“Adesso inizia la fase 2″, scrivono i governatori. “È una fase nuova, che si giustifica per una progressiva diminuzione dell’emergenza. Per questo motivo, è essenziale che si ritorni progressivamente ad un più pieno rispetto dell’assetto costituzionale e del riparto di competenze tra lo Stato e le Regioni, sempre in applicazione dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione”.
© Riproduzione riservata