Niente dimissioni per Fabrizio Leggio, che a marzo aveva annunciato la fine della sua esperienza nel Movimento 5 Stelle – “Non ne posso più di essere accomunato a posizioni che non condivido, la delusione che provo è tanta” – e le conseguenti dimissioni, per coerenza. Un annuncio rientrato.
“Per rispetto degli elettori, attivisti e sostenitori voglio chiarire la mia posizione riguardo il mandato da consigliere del Movimento 5 Stelle. Ho incontrato il gruppo che mi ha sostenuto in questi anni di attività politica; responsabilmente insieme abbiamo deciso di portare a termine la consiliatura fino a sua scadenza”.
L’annuncio arriva via Facebook sulla pagina ufficiale del Movimento 5 Stelle Assisi a firma proprio del consigliere di minoranza. Dopo settimane di silenzio, dunque, il portavoce pentastellato chiarisce la propria posizione restando al suo posto. Forse sollecitato anche dal nostro editoriale che proprio un paio di giorni fa “incalzava” Fabrizio Leggio affinché chiarisse la propria posizione rimasta “in sospeso”.
Fabrizio Leggio aveva annunciato poco dopo l’inizio dell’emergenza Covid-19 le proprie dimissioni da consigliere comunale, senza poi mai darle. “Sono ormai molti mesi – scriveva Fabrizio Leggio – che il M5S mi va stretto, ho iniziato a disaffezionarmi da quando sono state ridimensionate le posizioni anti euro, posizioni alle quali io resto fermamente ancorato. Mi infastidiva la gestione verticistica e l’ epurazione di chi la pensava diversamente. Avevo però deciso di portare a termine il mio mandato di consigliere comunale, visto che con questo simbolo ero stato eletto e non mi è mai piaciuto chi lascia la nave mentre sta affondando (perché sta affondando, questo è poco ma sicuro). Ma ora proprio non ne posso più”.
“Non ne posso più – lo sfogo risalente allo scorso marzo – di essere accomunato a posizioni che non condivido. Considero pertanto la mia esperienza nel M5S giunta al capolinea. La delusione che provo è tanta, così come la rabbia nei confronti di chi ha mandato in fumo questo grande sogno collettivo. Visto che io ci credevo in questo sogno e credevo pure nelle sue regole, ripetutamente stuprate negli anni recenti, seguiranno a questo mio sfogo le dimissioni da consigliere comunale del Comune di Assisi”. Dimissioni come detto ‘ritirate’ dopo un confronto col gruppo del M5S Assisi.
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