Nonostante le numerose segnalazioni e le richieste di incontro, l’acqua a Viole è ancora assente. Lo segnalano i cittadini, protesta di cui si fa portavoce il consigliere Ivano Bocchini.
“È ancora una volta la frazione di San Vitale a pagare lo scotto dell’inefficienza della società che gestisce la rete idrica del comune di Assisi. Alcuni giorni fa – scrive – il geometra responsabile del servizio, su sollecito del vice sindaco e di alcuni residenti della frazione, prometteva di risolvere il problema della mancanza d’acqua nella frazione nel giro di tre giorni. Risultato; ad oggi il problema non è stato risolto anzi nel frattempo si è accentuato anche a fronte dalla siccità crescente”.
“Personalmente – dice ancora Bocchini -ho fatto richiesta al comune per incontrare un responsabile di Umbra Acque per avere spiegazioni dettagliate sulle motivazioni di tale mancanza, ma anche questa richiesta non ha avuto seguito. Acquisendo alcune testimonianze dei residenti sono venuto a conoscenza che la riserva idrica viene riempita quotidianamente con le autobotti e che i lavori di potenziamento, già previsti da tempo, verranno rinviati al 2021. Pur apprezzando lo sforzo messo in atto da Umbra Acque, allo stato attuale la parte alta della frazione rimane senz’acqua da metà pomeriggio fino a sera, confermando che gli strumenti introdotti ad oggi risultano insufficienti a soddisfare ai bisogni della frazione provocando notevoli disagi per la cittadinanza”.
“Alla luce di questi fatti ritengo che tutti dobbiamo fare la nostra parte e limitare quanto più possibile il consumo di acqua potabile, evitando inutili sprechi e evitandone l’utilizzo per fini irrigui o peggio ancora e per riempire le piscine. Nel contempo – aggiunge Bocchini a proposito dell’assenza di acqua a Viole – richiedo a Umbra Acque di fare la propria parte e di mettere in atto al più presto un intervento risolutivo, inserendo una riserva idrica provvisoria che assicuri la continuità di erogazione del servizio alla frazione di San Vitale, in attesa che venga realizzato quanto prima l’intervento di potenziamento della rete e assicurare almeno di un fabbisogno primario”.
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