Non si fermano le prese di posizione sulla vicenda dei migranti fuggiti dai centro di accoglienza, incluso quello di Assisi. Dopo il botta e risposta tra Stefano Pastorelli e il sindaco Stefania Proietti, è l’associazione A Sinistra a rispondere al capogruppo della Lega, ma anche alla prima cittadina. Di seguito l’intervento.
“Come associazione A sinistra non possiamo che constatare la superficialità dell’intervento del consigliere regionale, nonché capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli sull’allontanamento volontario dei migranti in accoglienza presso la struttura di Rivotorto d’Assisi. Vogliamo ricordare al consigliere che gli allontanamenti volontari dei migranti presenti nel sistema d’accoglienza in Italia sono sempre avvenuti (anche prima del 2014, anno d’inizio della cosiddetta ‘emergenza profughi’) e non sono dunque una novità del post-covid19 da utilizzare in chiave propagandistica”.
Moltissimi dei migranti arrivati in Italia – secondo A Sinistra – non vogliono rimanere nel nostro paese per i più vari motivi: la presenza di familiari, parenti o amici in altri stati europei, la maggiore vicinanza linguistica-culturale con altri paesi (per motivi coloniali), le riconosciute difficoltà economiche del nostro paese già da prima dell’emergenza Covid-19 (figuriamoci ora). Potremmo continuare in questo elenco, ma in questa sede ci limitiamo a ricordare a Pastorelli che il fenomeno della migrazione è estremamente complesso e che la responsabilità degli allontanamenti ricade in modo particolare su un sistema di accoglienza compromesso dai recenti decreti sicurezza e dall’incapacità delle istituzioni tutte di far fronte, nel rispetto delle norme interne e internazionali a tutela delle libertà civili e dei diritti umani, alle difficoltà dell’accoglienza e dell’incontro con persone vulnerabili”.
“Anche la richiesta della Lega locale di ‘ospitare nel nostro comune solamente i minori non accompagnati, ragazzi/e e bambini/e che sicuramente hanno necessità di aiuto'”, secondo l’associazione A Sinistra “dimostra assenza di riflessione su un tema così delicato: si può pensare, alla luce della nostra costituzione, di sceglierci chi aiutare? Si può affermare ‘sicuramente’ che un neo-maggiorenne, un nucleo familiare, un adulto, un anziano non abbiano necessità di aiuto? Una richiesta discriminante, priva di fondamento nelle attuali norme di legge (per fortuna) e probabilmente anticostituzionale. Proporre questo significa non saper governare, perché l’atto del governare è comprendere e affrontare i problemi, non allontanarli”.
“E a proposito della supposta capacità di risoluzione del fenomeno migrazione attribuita a Matteo Salvini, ricordiamo al sig. Pastorelli che il suo segretario nazionale sarà nei prossimi mesi soggetto a un processo proprio per come ha agito in veste di ministro degli Interni per il controllo delle frontiere; per non parlare poi della oramai conclamata incostituzionalità dei decreti sicurezza e di come questi, invece di limitare l’irregolarità, contribuiscano a realizzarla. Ultimo passaggio dell’intervento di Pastorelli – conclude A Sinistra – è il richiamo alla sindaca di Assisi, alla sua inazione di fronte al problema dell’allontanamento dei migranti. Il segno che la campagna elettorale è già oramai in atto. Debole la risposta formale e pilatesca, oltreché piccata, offerta dalla sindaca alla provocazione di Pastorelli. Ci saremmo aspettati, oramai da tempo, una sua presa di posizione pubblica, chiara e concreta, nel rispetto delle norme di legge, a favore dei migranti e dell’accoglienza, in opposizione alle politiche nazionali (e anche, perché no, alla nuova giunta regionale), in nome dei valori francescani che la città di Assisi porta con sé e dei quali lei si è sempre detta sostenitrice. Auguriamoci che nel 2021 Assisi non venga governata né dalla Lega, né da un civismo sinistroide più o meno mascherato, né da emergenti coalizioni di destra. Noi combatteremo per questo risultato e per un progetto ed un programma di sinistra”.
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