L’amministrazione comunale ha deciso di ripristinare il prima possibile la scala mobile di Porta Nuova. E, dopo aver acquisito una dettagliata perizia, ha deciso di procedere con la manutenzione straordinaria dell’impianto con un notevole risparmio economico e di tempi rispetto all’idea originaria di sostituire del tutto la scala mobile e di prevedere anche gli ascensori. È questa in estrema sintesi la strada intrapresa dal Comune e ufficializzata
dal vice sindaco Valter Stoppini, durante la seduta del consiglio comunale, in risposta all’interrogazione dei consiglieri Bartolini, Fioroni e Fortini.
La vicenda è abbastanza complessa e riguarda in particolare la società Saba Italia, la concessionaria del parcheggio di Porta Nuova (convenzione del 2004, con integrazione del 2014) con cui l’amministrazione ha avviato un’intensa interlocuzione. Ma è indispensabile fare qualche passo indietro: il 15 novembre scorso la Saba ha bloccato l’uso della scala mobile di Porta Nuova a causa di numerosi malfunzionamenti, tali da compromettere, secondo lo stesso gestore, le condizioni di sicurezza. “Ciò ha determinato – ha spiegato il vice sindaco – molti problemi per l’amministrazione comunale, oltre al danno di immagine: infatti il disservizio per i gruppi turistici, costretti a salire a piedi verso il centro storico, a lungo andare può sicuramente diventare un disincentivo a parcheggiare a Porta Nuova con conseguente danno economico per il settore turistico e commerciale ma anche per il concessionario e, anche e soprattutto, per il Comune di Assisi”.
Già nel 2017 l’amministrazione aveva pensato a una soluzione tecnica diversa di collegamento tra il parcheggio di Porta Nuova e la zona pubblica di Largo Properzio, volta ad abbattere le barriere architettoniche e a meccanizzare il percorso anche in discesa verso il parcheggio stesso (due ascensori in aggiunta alla scala mobile). A metà febbraio di quest’anno, in risposta a un’altra interrogazione sempre dopo il fermo senza preavviso della scala mobile da parte di Saba, l’amministrazione si era subito messa all’opera per superare il problema: prima con una riqualificazione della scala mobile, che avrebbe avuto un costo di 150mila euro ma un tempo determinato di vita; dopo ulteriori considerazioni tecniche, con l’ipotesi di sostituzione della scala mobile, mantenendo le stesse opere civili, che avrebbe avuto un costo di 400mila euro ma un tempo di vita più lungo. L’opera sarebbe stata finanziata con mutuo, come risulta dal bilancio di previsione approvato lo scorso 6 marzo.
Questa seconda soluzione, individuata a febbraio 2020, aveva una procedura autorizzativa, tecnica e amministrativa della durata di circa 1 anno, prevedendo poi nel futuro in un intervallo di tempo più lungo la realizzazione, in aggiunta, di una importante opera pubblica (gli ascensori) in grado di abbattere le barriere architettoniche. “In tutto questo iter – ha ricordato il vice sindaco Stoppini – si è inserita l’emergenza Covid, che colpisce purtroppo anche il bilancio, che andremo a rivedere a settembre, per un Ente, come il Comune di Assisi, che viveva di molte entrate dal settore turistico, tra le quali proprio quelle dalla gestione dei parcheggi, per cui per l’amministrazione, alle prese con i necessari interventi nelle scuole, risulta praticamente impossibile attivare ulteriori investimenti pubblici significativi con proprie risorse. È per questo che, ben sapendo che la scala mobile di Porta Nuova rappresenta un problema soprattutto per il settore turistico e commerciale che è il più colpito dall’emergenza, abbiamo preso in considerazione anche altre strade. Stiamo infatti valutando, sentendo Saba, soluzioni di minore impatto economico per il Comune, ma comunque tali da ripristinare il prima possibile la scala mobile”.
Da qui quindi la decisione di una perizia a conferma della fattibilità dell’intervento di manutenzione straordinaria con un costo tra 90 a 150mila euro e tempi di realizzazione di qualche mese. E l’immediato contatto con Saba, in quanto soggetto gestore, che dovrebbe eseguire la manutenzione straordinaria così come previsto dalle norme inserite nella convenzione del 2004 e poi integrata dieci anni dopo, in tempi ridotti e con i costi a suo carico. “La situazione con l’emergenza Covid è completamente cambiata – ha concluso il vice sindaco – ma anche prima l’amministrazione aveva adottato una soluzione sperimentale per ovviare al disagio della scala mobile ferma: i bus fanno regolare check point al parcheggio di porta Nuova, ma si spostano a largo Properzio per far scendere i turisti. Questa modalità non crea alcun problema alla circolazione perché purtroppo i numeri sono drammatici: da gennaio a giugno nel 2020 a Porta Nuova hanno parcheggiato solo 349 bus, contro i 3092 dello stesso periodo dell’anno scorso. E se guardiamo al periodo covid e post covid, marzo-giugno, nel 2019 sono arrivati 2765 pullman contro i soli 14 autobus che hanno parcheggiato nel 2020 (7 a marzo e 7 a giugno)”.
Al termine dell’intervento, il capogruppo Bartolini ha preso atto della risposta del vice sindaco, invitando l’amministrazione a non modificare e a far valere i contenuti della convenzione del 2004 e, in merito alle risorse, ha suggerito, nel caso il gestore si opponesse a sostenere i costi, di utilizzare propri fondi e quindi, dopo aver acquisito un parere legale, rivalersi su Saba.
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