Annunciato il nuovo vincitore del premio Samaritano 2024, la cerimonia di premiazione si terrà la mattina di sabato 23 novembre, alla presenza delle autorità militari, civili e religiose, nella chiesa di S. Pietro Apostolo a Petrignano di Assisi. A riceverlo sarà il vigile del fuoco Ivano Ghidoni che si unisce così a quello di altri “samaritani” premiati negli anni per i loro gesti di generoso altruismo.
Il 2 gennaio 2024 Ivano Ghidoni, vigile del fuoco di 46 anni in servizio presso il Nucleo Sommozzatori di Milano, si trovava in gita con la famiglia sul lago di Como. Intorno alle ore 16:00 del pomeriggio, dopo aver visto un mini SUV precipitare nelle acque del lago, senza esitazione, ha chiamato il 112 e si è lanciato in acqua per raggiungere il veicolo. “Non è stato facile. Faceva freddo, non sapevo quante persone fossero dentro l’auto. Il primo che sono riuscito ad estrarre era l’uomo seduto nel sedile posteriore. Non appena lo abbiamo tirato fuori l’abbiamo posizionato sul fondo della macchina, come fosse un piano e Debora e mio cognato, che nella vita è un operaio, hanno cominciato con il massaggio cardiaco. Successivamente abbiamo provato con molta fatica ad aprire le altre portiere. Nel posto del passeggero c’era la donna, ma era legata dalla cintura e ho fatto fatica a slegarla. Ad aiutarmi un pescatore che si trovava in quella zona, che dalla sua barca mi ha lanciato un coltello. Così abbiamo estratto anche lei”, ha spiegato a Prima Milano Ovest. E alla domanda di Lecco Today sul perché avesse compiuto questo eroico gesto, ha risposto: “Perché lo faccio di lavoro. Ero insieme a mia moglie (medico anestesista) e siamo stati i primi ad arrivare. Non sapevo se c’erano delle persone nell’abitacolo. Non potevo aspettare, non potevo attendere che qualcuno mi dicesse che nell’auto non c’era nessuno”.
“Con competenza e sangue freddo – si legge nella motivazione del premio – Ivano Ghidoni è riuscito ad aprire la portiera posteriore e a estrarre una dopo l’altra tre persone dall’interno dell’auto capovolta, posizionandole in sicurezza sul pianale ancora emerso. La professionalità di Ghidoni e il suo addestramento sono stati fondamentali per affrontare una situazione di grave criticità. Per liberare la terza persona, incastrata tra i sedili, ha collaborato con altre persone presenti e, grazie anche al loro contributo è riuscito a tagliare la cintura di sicurezza. Insieme alla moglie, medico anestesista, ha avviato le manovre di rianimazione e, con grande tenacia, è riuscito a salvare due dei passeggeri, mentre purtroppo per una terza occupante, una donna, non c’è stato nulla da fare”.
“I sopravvissuti sono stati portati a riva grazie all’aiuto di un pescatore che ha messo a disposizione una barca e, successivamente, sono stati trasportati in ospedale. Nel frattempo – continua la spiegazione del comitato del Samaritano – i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’auto per evitare che sprofondasse e per scongiurare la dispersione di carburante e liquidi inquinanti nelle acque. In quei momenti di panico e tensione, il coraggio e la competenza dimostrati da Ghidoni hanno fatto la differenza, frutto di un addestramento rigoroso e di un profondo senso del dovere. La sua azione esemplare testimonia quanto siano essenziali la preparazione e l’impegno nel garantire la sicurezza altrui, uniti ai valori di collaborazione, solidarietà e professionalità che animano il suo lavoro e la sua vita.
A decidere la premiazione di Ivano Ghidoni, la giuria composta da Maurizio Baglioni, Massimo Boccucci, Tiziana Bonaceto, Don Carlo Cecconi, Emanuela Cesaretti, Angelo Chiuchiù, Adriano Cioci, Francesco Cipriano, Flaminio Flavi, Marta Freddii, Daris Giancarlini, Paola Gualfetti, Vittorio Jervolino, Federico Malizia, Stefania Proietti, Rossano Rossi, Lia Sabatini Trancanelli, Silvana Salciarini, Carmelita Setteposte, Marco Tofi, Monia Venturini e Alessio Zucchini.
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