La prossima Marcia della Pace 2021 sarà dedicata a Gino Strada, recentemente scomparso. “Dedicheremo la prossima Marcia della pace a Gino Strada: lui è l’emblema della cura gratuita e disinteressata verso il prossimo”, ha dichiarato Flavio Lotti, Coordinatore della Tavola della Pace. “Lo slogan della prossima marcia, prevista per il 10 ottobre, sarà ‘Cura è il nuovo nome della Pace’. Vogliamo così aprire il decennio della cura intesa in tutte le sue declinazioni – ha aggiunto Lotti – Cura dei giovani, dell’ambiente, delle istituzioni, della democrazia. Solo così faremo pace. Gino così resterà una presenza viva, lui che ha dedicato la sua vita alla cura delle vittime di guerra, degli invisibili”.
Il membro del comitato organizzatore della Marcia della pace 2021 ha poi commentato la morte improvvisa del medico fondatore di Emergency. La cui scomparsa è “un dolore improvviso e immenso. Il ricordo di Gino è la sua passione straordinaria per tutto quello che ha saputo fare e dire. Non sempre ho condiviso tutto di lui, ma ne ho sempre avuto un’immensa stima. La sua figura e il suo ricordo non possono essere parte del passato, ma devono continuare a vivere nel futuro. La sua testimonianza – conclude Flavio Lotti – deve essere di esempio per le nuove generazioni”.
“Sono d’accordo che Marcia della Pace 2021 venga dedicata al chirurgo Gino Strada”, il commento dell presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta. “La prossima Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità – ha osservato Bacchetta, in una nota della Provincia – è dedicata alla promozione della cultura della cura degli altri e Gino Strada è stato un campione della cura di tutti, a partire dalle vittime dimenticate di tutte le guerre.
Il suo esempio e il suo coraggio ci possono aiutare ad affrontare le grandi sfide dei nostri giorni cercando di costruire un futuro migliore per tutti. Invito tutti i Comuni del nostro territorio ad aderire e partecipare alla Marcia stimolando e favorendo la partecipazione dei nostri giovani, perché diventino sempre più consapevoli e impegnati nelle nostre comunità per fare dell’Umbria una terra di pace”.
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