Domenica 15 dicembre pomeriggio, alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli, è andato in scena il Convegno “Sant’Antonio Abate e la Civiltà Contadina”. I professori Giovanni Zavarella, Salvatore Pezzella e Antonio Mencarelli hanno presentato le loro relazioni. Il culto di S. Antonio Abate (250 – 356) viene da lontano e risulta particolarmente diffuso in tutto il mondo cristiano. La civiltà contadina conferisce al Santo egiziano una predilezione particolare. La venerazione è sovente interessata. I contadini tendevano e tendono ad accattivarsi i favori del Santo Abate, per esorcizzare le malattie contro gli animali. E forse per questo, in molti paesi, come d’altra parte in Assisi nascevano le Confraternite.
I professori, nel corso del convegno Sant’Antonio Abate e la Civiltà Contadina, hanno ricordato anche l’importanza del maiale, come di animale ‘pregiato’ perché nessuna sua parte si butta via. A organizzare il pomeriggio, i Priori Serventi 2020 e l’Associazione Priori del Piatto di Sant’Antonio Abate.
Durante il pomeriggio, presentati anche i due manifesti ufficiali del Piatto di Sant’Antonio Abate 2020 (istituzionale e della taverna, curati da Berti Design) e il gazzettino ufficiale dei Priori Serventi (curato da FMT Agenzia Pubblicitaria). Nel primo manifesto, tutti gli appuntamenti dal 6 al 20 gennaio; nel secondo, i vari appuntamenti della Taverna. Il Gazzettino è invece il racconto del viaggio dei Priori. A conclusione, la tradizionale Fagiolata dei Priori, con cittadini e autorità.
FOTO © Mauro Berti-AssisiNews
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