Nel cortile antistante il Refettorio, all’interno del complesso monumentale del Sacro Convento di san Francesco, c’è un chiostrino cinto da alte mura di pietre rosate e, quasi al centro, una statua della Madonna, il cui candore marmoreo si spegneva al calare delle ombre della sera. Un segno di fede e di arte posto lì il 15 dicembre 1963, opera dello scultore Mario Moschi, per rendere anche visibile la tradizionale devozione mariana da parte della comunità dei Conventuali. I componenti dell’Associazione cittadina “Costruire il Futuro”, grazie al buon padre Alfio, hanno coronato un sogno: poter dare finalmente, con un aiuto concreto, una corona illuminata a quella bellissima Madre di pietra. E così, il 31 maggio scorso, alle ore 21, intensa cerimonia di inaugurazione e accensione dell’aureola di mezzo metro di diametro con 240 lampadine a led.
“Un congegno complesso – sottolineano con orgoglio gli associati – donato per vincere ogni intemperia, perché resti illuminato, giorno e notte, quell’eterno sogno di soccorso che frati e laici, sotto la spinta della stessa matrice, inviano al cielo tramite Lei”. Ha benedetto Padre Marco Moroni, custode Sacro Convento, che tutti ringraziano e che ha ricordato, anch’egli ringraziando gli autori di tanto nobile gesto, che il Sacro Convento, nella sua enormità, ha sempre bisogno di mille attenzioni.
Il consiglio direttivo di “Costruire il Futuro” (Roberto Sannipola, Carlo Mariani, Loredana Buono) ringrazia Daniela Borsellini, ideatore e coordinatore della corona illuminata, l’imprenditore Giampiero Nucciarelli, realizzatore dell’opera, Luca Pastorelli, progettista, Ettore Pettirossi, realizzatore dell’impianto elettrico. Un grazie speciale a padre Alfio, motore di questa iniziativa e al capo restauratore, nonché responsabile tecnico ed estetico del complesso monumentale della Basilica (al quale vanno i complimenti vivissimi da parte di tutti per il cinquantesimo appena trascorso di una onoratissima carriera), per la fiducia accordata.
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