Continua l’incertezza riguardo gli affitti degli inquilini italiani durante l’emergenza coronavirus. Ma oltre alle famiglie, e ai locatari di immobili commerciali, c’è anche il problema degli affitti degli studenti fuori sede. Come spiega Repubblica, chi ha lasciato l’appartamento è tenuto a pagare sia canone vero che le spese per i consumi, anche se a forfait. Cosa accade invece se l’affitto non si paga e basta? Il contratto prevede la messa in mora dell’inquilino a fronte del mancato pagamento anche di un solo mese.
Questo comporta che il proprietario può disdire il contratto, ma ovviamente non potrà attivare nessun’altra azione nei confronti dell’inquilino nel caso in cui intenda lasciare l’immobile. Potrà eventualmente trattenere la cauzione come rimborso del mancato preavviso di disdetta, a fronte di un accordo scritto anche per mail. D’altra parte la legge prevede la possibilità di dare disdetta anticipata salvo preavviso, e di certo nessun proprietario ha interesse a tenere in piedi il contratto con un inquilino che se ne vuole andare.
Prendendo atto di quanto emanato nell’ultimo DPCM, per la grave situazione emergenziale attuale, sono stati diversi gli studenti che, impossibilitati nel seguire le lezioni e nel sostenere gli esami, sono ritornati nelle città di origine per vivere questi giorni difficili nell’ambiente familiare. “Per cui – si legge in una nota dell’Associazione studentesca MUSA (Movimento Universitario Studenti di Assisi) – reputiamo sia fondamentale richiedere un aiuto per quelle famiglie che si troveranno a pagare l’affitto di un immobile di cui i propri figli non beneficeranno; un sostegno che potrebbe alleggerirle, dunque, dalla pressione economica visto il periodo particolare”.
Per questi motivi, l’Associazione, attiva da diversi anni nel Dipartimento di Economia del Turismo di Assisi, insieme all’associazione Siamo Ateneo di Perugia, ai rappresentanti del corso di infermieristica di Foligno e ad altre associazioni d’Italia, hanno deciso di sostenere un network studentesco, denominato Movimento Primavera, nato da alcuni rappresentanti dell’Università Magna Grecia di Catanzaro. Il network Movimento Primavera, che unisce studenti universitari dal nord al sud Italia, ha lanciato giorni fa una petizione online per la sospensione degli affitti degli studenti fuori sede. Si richiedono, inoltre, altri interventi come la riduzione delle tasse universitarie e la proroga dei termini per poter conseguire i crediti formativi necessari per beneficiare delle borse di studio.
© Riproduzione riservata