A seguito del bollettino trasmesso dal Centro di Competenza Nazionale del Ministero della Salute si prevede per questo fine settimana una temperatura massima percepita di oltre 36 gradi con condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio. A causa dell’allerta calore, si legge in un post Facebook del sindaco Stefania Proietti si invitano i soggetti a rischio, tra gli abitanti e i numerosi visitatori presenti in questi giorni ad Assisi, ad adottare le seguenti misure qualora temperatura e l’umidità dell’aria aumentino.
Bere più liquidi ( in particolare acqua ); Stare in casa o in zone ombreggiate e fresche e, se possibile, in ambienti condizionati nelle ore di maggiore insolazione (tra le 11 e le 15); Ventilare l’abitazione; Se si percepisce un surriscaldamento corporeo, aumentare la ventilazione, usare un condizionatore se è possibile; Nelle ore più calde, se non si ha un condizionatore in casa, fare docce e bagni extra o recarsi in luoghi vicini in cui vi sia l’aria condizionata (per esempio, cinema, centri commerciali, biblioteche); Indossare abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti, anzi sciolti, per permettere la circolazione dell’aria sul corpo; Evitare esercizi fisici non necessari all’aperto o in luoghi non condizionati ed evitare l’esposizione inutile al sole diretto; Nel caso in cui si debbano svolgere attività all’aria aperta: limitarle alle ore mattutine e serali; Preferire pasti leggeri e fare attenzione all’opportuna conservazione dei cibi; Non sostare in automobili ferme al sole né lasciare mai persone, specialmente bambini o anziani, né animali domestici in auto o altri veicoli chiusi.
Oltre all’allerta calore causa del prolungato ed eccessivo caldo l’amministrazione comunale ha emesso due ordinanze, una in merito al rischio incendi e l’altra per l’uso razionale della risorsa idrica. Il primo provvedimento si rende necessario per evitare il propagarsi di incendi che possono determinare situazioni pregiudizievoli per la salute, l’incolumità delle persone e il danno di strutture.
Il sindaco di Assisi ha ordinato fino al 30 settembre ai privati e agli enti proprietari, affittuari, possessori o detentori di aree, presenti sul territorio comunale di provvedere alla immediata pulizia e rimozione sia della vegetazione secca sia di qualsiasi materiale infiammabile presenti lungo tutto il perimetro degli edifici e al confine di strade, per una fascia di almeno 15 metri di larghezza; identica disposizione di pulizia e rimozione degli stessi oggetti per chi ha edifici o terreni adiacenti a linee ferroviarie fino a 20 metri dal confine. La seconda ordinanza nasce dalla stessa esigenza, di allerta meteo, e quindi dall’aumento del consumo di acqua. A volte il maggior consumo del pubblico acquedotto deriva dall’irrigazione di orti e giardini, dal lavaggio di autoveicoli e dal riempimento di piscine, causando anomali picchi di domanda con conseguenti carenze della risorsa idrica per l’uso potabile e igienico-sanitario.
Il senso dell’ordinanza valida fino al 30 settembre è di vietare l’uso dell’acqua pubblica per scopi diversi da quelli domestici e igienico-sanitari, tranne ovviamente le dovute eccezioni regolate da specifiche autorizzazioni, e contenere così gli sprechi di una risorsa preziosa. Le violazioni a tali direttive saranno punite con una sanzione amministrativa da 250 euro a 500.
La nota sull’allerta calore
caldo
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