Dai dati aggiornati alle ore 8 di martedì 31 marzo, 1078 persone risultano positive al coronavirus in Umbria. I guariti sono 15, di cui 9 residenti nella provincia di Perugia, 6 in quella di Terni. Risultano invece 175 clinicamente guariti (*), di cui 119 residenti nella provincia di Perugia e 56 in quella di Terni. I deceduti sono 37: 22 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 1 di fuori regione.
Tra i 1078 pazienti positivi al coronavirus in Umbria, 35 sono di fuori regione, 813 sono residenti nella provincia di Perugia e 230 in quella di Terni. Sono ricoverati in 219, 157 sono residenti nella provincia di Perugia e 51 in quella di Terni, 11 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 75, 57 in quello di Terni, 36 a Città di Castello, 40 a Pantalla, 5 a Orvieto, 6 a Foligno. Dei 212 ricoverati, 43 sono in terapia intensiva, 19 nell’ospedale di Perugia, 13 in quello di Terni, 6 a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto. Le persone in osservazione sono 2679: di questi, 1941 sono nella provincia di Perugia e 738 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 4232 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 3383 nella provincia di Perugia e 849 in quella di Terni. Entro le ore 8 del 31 marzo, sono stati eseguiti 8679 tamponi per testare la sospetta positività al coronavirus in Umbria.
(*) I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
Correlato: Test rapidi contro il covid-19, si parte anche in Umbria: a chi toccano
Più di 100.000 persone hanno contratto il coronavirus Sars-Cov-2 dall’inizio dell’epidemia, i contagi giornalieri sono calati sensibilmente da un giorno all’altro – si è passati dall’11% al 2 % sul giorno prima – e resta ancora molto alto il numero dei morti. Ma un messaggio da parte degli scienziati che interpretano questi dati arriva: questo decremento dei nuovi positivi – in attesa di una ulteriore conferma tra 24 ore – dimostra che le misure prese finora stanno funzionando e che non bisogna mollare. E’ decisivo mantenere ancora le distanze tra le persone. Per il momento la priorità è questa, hanno ripetuto più volte oggi Angelo Borrelli, capo della protezione Civile, e Franco Locatelli, direttore del Consiglio superio della Sanità.
Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto quota 101.739. Rallenta nettamente la crescita di nuovi positivi. Lunedì l’aumento del totale delle persone attualmente positive è di 1.648 malati in più (domenica erano 3.815 persone). Complessivamente in Italia ci sono quindi 75.528 da considerare attualmente positive. Purtroppo cresce ancora il bilancio delle vittime da Covid-19. Nelle 24 ore tra domenica e lunedì sono morte 812 persone (domenica erano 756), portando il totale a 11591. I guariti sono 14.620. Rispetto al bollettino di domenica +1.590 nelle ultime 24 ore (domenica erano cresciute di 646). Si tratta del numero più alto di guarigioni da quando è iniziata l’epidemia.
© Riproduzione riservata