Una lettera da Buckingham Palace a firma Re Carlo d’Inghilterra per lo scrittore assisano Massimo Zubboli, che nei giorni scorsi ha inviato al sovrano una foto del padre, Filippo di Edimburgo, scattata ad Assisi nel 1986 in occasione del 25′ anniversario della fondazione del Wwf celebrato proprio in città e alla presenza tra l’altro dell’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga. E il Re – fa sapere Zubboli – “si è dimostrato coinvolto dal messaggio proveniente da Assisi”, inviando una lettera di ringraziamento.
Zubboli, che era nello staff ‘assisano’ dell’allora Sua Altezza Reale Duca di Edimburgo – che fu ad Assisi proprio come presidente del WWF, fu tra i promotori dell’idea di far piantare a Filippo un leccio all’Eremo delle Carceri, “come concetto d’amore per il Sacro luogo e la splendida natura che lo circonda. Esistono numerose foto dell’avvenimento eseguite proprio all’Eremo delle Carceri”, dice Zubboli alla redazione di Assisi News, anche se la pianta è stata purtroppo sradicata e la pietra in memoria dell’avvenimento frantumata negli anni successivi.
Oltre alla lettera da Buckingham Palace, Zubboli ricorda anche il suo intervento all’Università della terza età di Assisi – di cui è stato presidente per oltre 10 anni: la ‘lectio’ si è concentrata sulla figura di Don Giovanni Rossi, fondatore della Pro Civitate Christiana che ha presieduto fino al 1975, anno della sua dipartita. Altra conferenza quella sulla figura del Colonnello Valentin Müller, difensore di Assisi, dei suoi abitantie delle istituzioni francescane e sostenitore dei valori di Assisi che durante la seconda guerra mondiale si è impegnato con altri per evitare che la città fosse bombardata dai tedeschi e poi dagli alleati, facendo dichiarare la patria natia del Poverello città ospedaliera.
Infine Zubboli ha ricordato il concittadino medaglia d’oro Fabio Pennacchi, direttore dal ’51 al ’54 dell’ospedale militare della Croce Rossa Italiana numero 68 che operò a Seul, in Corea del Sud, durante la guerra di Corea. Nel novembre 2023 il presidente Mattarella durante la visita a Seul fece riferimento all’ospedale e al suo direttore, quel Pennacchi (di cui lo scrittore assisano è nipote, ndr) mai dimenticato – a tutt’oggi – dal governo coreano.
La foto in evidenza è tratta dal sito sanfrancesco.org
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