Via libera del Cdm al decreto rilancio. Di seguito le principali misure previste dal provvedimento, che mette sul piatto oltre 55 miliardi di euro.
“Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza. Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro”, ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa, dopo l’approvazione del decreto rilancio. “Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per orientare l’ economia ad una pronta ripartenza. Nel decreto rilancio, spiega Conte, “c’è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione”. “Sosteniamo famiglie e imprese in un momento difficile, ma anche gettiamo le basi per la ripartenza e
la ripresa”, ha aggiunto il ministro dell’ Economia, Roberto Gualtieri Gualtieri si è soffermato sulle misure di sostegno al reddito, allargate “affinché nessuno sia lasciato solo , dipendenti e autonomi, e le famiglie più in difficoltà”.
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È “corposo” il pacchetto turismo nel decreto Rilancio, on 2,4 miliardi solo per il tax credit vacanza, le risorse a fondo perduto per agenzie di viaggi, l’esenzione Imu per alberghi, lo stop alla tassa sui tavolini all’aperto. In programma con un tax credit “fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu – ha anticipato il premier – è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c’è un occhio di attenzione per i nostri artisti”. “Per le imprese dei settori ricettivi per affrontare le spese per adeguarsi ai nuovi requisiti stanziamo ben 2 miliardi”, aggiunge il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in conferenza
“Ci sono 15-16 miliardi alle imprese, che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo in pratica 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di
fatturato” con lo stop alla rata Irap di giugno. “Per gli autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni separate Inps arriveranno 600 euro subito, perché saranno dati a chi ne ha già beneficiato. Spero possano arrivare nelle prossime ore, quando il decreto andrà in Gazzetta ufficiale, poi ci riserviamo di integrarli con un ristoro fino a 1000 euro”, ha aggiunto Conte, secondo cui “Dobbiamo semplificare e fare in modo che arrivino in modo semplice, rapido, veloce” le risorse stanziate.
“Abbiamo pagato l’ 85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi, misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo lavorato per rendere meno farraginosi i passaggi e confidiamo di recuperare il tempo perduto, avendo snellito la procedura”, ha aggiunto il premier. Confidiamo di erogare gli ammortizzatori ancora più speditamente di come accaduto fino ad adesso. Non ci sono sfuggiti i ritardi e cerchiamo di rimediare”, parola sempre di Conte.
Il decreto rilancio stanzia “6 miliardi” per gli indennizzi alle imprese “che fatturano da zero a 5 milioni di euro e che hanno avuto un calo di fatturato del 33%, sostanzialmente la totalità”, ha detto il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Secondo il ministro, l’indennizzo andrà “da 2mila euro a fino a oltre 40mila euro per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare”. Il decreto Rilancio “ripropone il bonus da 600 euro per una mensilità per la medesima platea del Cura Italia. Inoltre, lo amplia per una terza mensilità per alcune platee più colpite dalla crisi” con “uno stanziamento ulteriore di quasi 4,5 miliardi”.
“Per la sanità c’è un intervento cospicuo, pari a 3 miliardi e 250 milioni”, ha aggiunto Conte, anticipando inltre che per l’istruzione sono inoltre 1,4 miliardi per università e ricerca e l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori. “Oggi è un giorno storico per l’Università e la Ricerca. Con il ‘Decreto Rilancio” – parola del ministro Manfredi – il governo investe circa un miliardo e 400 milioni di euro sul futuro dell’ Italia”. In particolare, si tratta di un programma di ricerca da 550 milioni in due anni, di altri 550 milioni utili per rafforzare il sistema universitario e della ricerca e di 300 milioni per il diritto allo studio degli studenti delle Università e dell’ Alta Formazione Artistica e Musicale”
(ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO)
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