Ha coinvolto i due principali centri umbri, Perugia e Terni, la mobilitazione organizzata dal movimento “Fridays For Future” per chiedere azioni forti e immediate contro i cambiamenti climatici. Migliaia i giovani in
piazza, anche dall’assisano-bastiolo, affiancati da genitori e diversi insegnanti. Il centro di Perugia è stato letteralmente invaso da bambini e ragazzi ma anche da tante mamme e papà. Gli organizzatori hanno stimato circa 4 mila presenze, dai più piccoli delle elementari agli universitari.
“Oggi Francesco d’Assisi guardando l’anelito e la sete di autenticità di milioni di giovani nelle piazze del mondo direbbe: ‘Laudato sì mi Signore per questi giovani che amano e desiderano rispettare sora nostra madre terra la quale ne sustenta e governa, e produce diversi frutti con coloriti flori et herba”. Siamo chiamati a sostenere e incoraggiare i giovani che stanno dimostrando pacificamente in tutte le piazze del mondo i valori che Papa Bergoglio ha espresso nella ‘Laudato sì’. Sono certo che il Santo di Assisi sarebbe stato al loro fianco a manifestare. I giovani vanno aiutati con la testimonianza e la vicinanza a livello politico, religioso e sociale”. È quanto ha riferito il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato, a proposito dei Fridays for future.
“Bene l’attenzione dei ragazzi sui temi ambientali, ma industria e governi possono fare anche di più”. Il presidente ERG e Sole 24 Ore, Edoardo Garrone, in occasione della sua partecipazione all’assemblea generale di Confindustria Umbria, ha approfittato per un saluto al Sacro Convento di Assisi. Dopo l’incontro in Basilica con il Custode, padre Mauro Gambetti, Garrone è stato intervistato dal direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, Padre Enzo Fortunato. In occasione degli scioperi per il clima del 27 settembre, Garrone ha risposto a una domanda sul movimento giovanile Fridays For Future. Il presidente ERG ha detto: “Un conto è l’attenzione e la sensibilizzazione ai problemi ambientali, altro conto è sapere cosa fare e chi può farlo. I ragazzi – spiega Garrone – possono già fare qualcosa. Pensiamo al problema delle plastiche non riutilizzabili, le bottigliette di plastica: basta bere l’acqua dalle borracce per eliminare tantissime bottiglie all’anno». «Ma – aggiunge il presidente ERG – l’industria e i governi possono fare molto di più”.
Foto in evidenza Pasquale Punzi/Facebook
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