“Il G7 Disabilità, che dal 14 ottobre orgogliosamente ospiteremo in Umbria, è un momento centrale di riflessione e confronto sui temi dell’inclusione, del coinvolgimento concreto delle persone con disabilità nel contesto quotidiano sociale e lavorativo. Sarà anche un’opportunità per parlare delle politiche future regionali, politiche che intendono superare la frammentazione del sistema di assistenza socio sanitario, le disparità di trattamento che ancora sussistono e offrire alle persone con disabilità e alle loro famiglie la possibilità di scegliere concretamente il proprio percorso di vita. Il mio più caloroso benvenuto, dunque, a tutti coloro che interverranno alla tre giorni, al Ministro Alessandra Locatelli, a tutti i Ministri degli altri Paesi presenti, alla Presidente dell’Osservatorio Regionale per la disabilità Paola Fioroni, alle associazioni e ai partecipanti che si ritroveranno nella nostra regione per questa straordinaria occasione.” La presidente Donatella Tesei interviene così in vista del G7 Disabilità che prenderà il via il 14 ottobre per tre giorni di incontri e confronti prima ad Assisi, quindi a Solfagnano.
La prima giornata del G7 Disabilità inizierà con l’accoglienza delle delegazioni ministeriali che avverrà in piazza San Francesco ad Assisi, mentre lungo via San Francesco per tutta la giornata saranno presenti con gli stand circa cento associazioni, per presentare i loro progetti e le loro attività. Presenti anche le associazioni socio-sanitarie e del terzo settore dell’assisano che hanno costruito in collaborazione con il Comune di Assisi un nutrito programma. Nella piazza inferiore e superiore sono previsti due grandi monitor per consentire a tutti i presenti di seguire la cerimonia.
Nello specifico ad Assisi ci saranno 3 band, 80 musicisti di cui 50 con disabilità, che suoneranno gli inni nazionali dei Paesi coinvolti. In piazza ci saranno dei truck food provenienti da tutta Italia dove lavorano ragazzi con autismo e altre disabilità, e lungo via San Francesco saranno presenti con gli stand circa cento associazioni, per presentare i loro progetti e le loro attività.
Questo il programma della giornata assisana: Dalle ore 9:00 alle 11:00 in Via San Francesco sarà possibile visitare gli stand delle associazioni da parte di tutti. Alle ore 10:30 nella Piazza Inferiore della Basilica si svolgerà l’annullo postale del francobollo dedicato al primo G7 Disabilità. Dopo le 11 la visita sarà possibile solo con l’accordo specifico per la piazza superiore (per ragioni di sicurezza); Ore 15:00 inizio evento e sarà possibile accedere alle due piazze attraverso un badge specifico che dovrà essere ritirato presso il Teatro Lyrick di Assisi prima di raggiungere il luogo dell’evento. Dalle 17:30 la visita agli stand sarà aperta di nuovo a tutti.
Tesei ricorda, quindi, che in Umbria partirà da gennaio 2025 la sperimentazione del Progetto di vita, un sistema innovativo di approccio alla disabilità e all’assistenza, che permetterà di valorizzare al meglio le risorse a disposizione e realizzerà una concreta inclusione nella realtà sociale, economica e civile delle comunità delle persone con disabilità. Il Progetto di vita, che attualmente riguarda Perugia e altre otto province italiane, ma su cui la Regione sta già lavorando per l’allargamento della sperimentazione anche a Terni, partirà a gennaio 2025. Nel frattempo, comunque, sarà avviata la formazione degli operatori, che nel 2025 sarà estesa anche agli enti del terzo settore. (Continua dopo la foto – Ufficio stampa Serafico)
Intanto alla vigilia del G7 Disabilità si è svolta una cena speciale, fatta di sorrisi e gesti di gratitudine, che ha illuminato il chiostro del Serafico di Assisi quando i ragazzi con disabilità hanno portato in tavola il pane preparato da loro e servito gli ospiti, in un clima di condivisione che ha saputo toccare i cuori di tutti. Un momento in cui l’Istituto guidato da Francesca Di Maolo ha voluto ringraziare chi, con il proprio impegno e la propria generosità, ha reso possibile il cammino di crescita e di inclusione dei ragazzi.
L’inclusione, infatti, è stata la vera protagonista della serata: non solo come concetto, ma anche come esperienza concreta, vissuta dai ragazzi attraverso il lavoro in cucina e il servizio ai tavoli. Un’esperienza che ha permesso loro di superare le difficoltà quotidiane e di dimostrare che, con il giusto sostegno, non esistono limiti invalicabili.
Tra i momenti più emozionanti della serata, la preparazione del pane e dei dolci: sotto la guida del mastro panificatore Andrea Pioppi, i ragazzi del Serafico si sono cimentati in un’attività che, più di ogni altra, ha simboleggiato la loro partecipazione attiva e creativa. Pane fragrante e crostate deliziose sono stati serviti agli ospiti, divenendo un simbolo tangibile del percorso di crescita e inclusione che si realizza ogni giorno all’interno della struttura assisana. Servire a tavola, poi, è stato un ulteriore passo nel superamento dei limiti: un gesto che ha permesso ai ragazzi di sentirsi protagonisti, di mettersi alla prova e di ricevere il caloroso ringraziamento degli ospiti, tra cui i propri familiari, gli amici e i sostenitori del Serafico. (Continua dopo la foto – Ufficio stampa Serafico)
La serata, infatti, è stata soprattutto un atto di gratitudine verso chi, negli anni, ha reso possibile tutto questo loro contribuendo a far sì che il Serafico rappresenti un luogo di crescita e di speranza per tanti bambini e ragazzi con disabilità. Come ha dichiarato la Presidente Di Maolo, “questa cena è il nostro modo di dire grazie a chi ha reso possibile il cammino del Serafico. L’inclusione infatti non si limita a far partecipare, ma significa abbattere barriere, dare a ciascuno la possibilità di esprimersi e di partecipare alla vita. Grazie al sostegno della comunità, i ragazzi qui possono sentirsi parte integrante del mondo, superano i propri limiti e valorizzano le proprie capacità”. Il legame tra gratitudine e inclusione, infatti, al Serafico è molto profondo: da una parte la comunità che supporta e rende possibili i percorsi di crescita, dall’altra i ragazzi che, grazie a questo sostegno, possono vivere esperienze che permettono loro di scoprire nuove capacità e raggiungere traguardi impensabili.
A chiusura della serata un dolce gesto ha suggellato questo significato di gratitudine e comunità, leitmotiv di tutto l’evento: agli ospiti sono stati donati i mostaccioli umbri, confezionati dai volontari del Serafico e dalle mamme di alcuni dei ragazzi. Questi dolci, legati alla tradizione francescana, ricordano il legame tra San Francesco e Jacopa dei Settesoli, l’amica a cui, negli ultimi giorni della sua vita, il santo chiese di portare i suoi mostaccioli preferiti: “Portami quei dolci che eri solita farmi a Roma,” le disse. Un simbolo di dolcezza e amicizia, dunque, che ha voluto celebrare, ancora una volta, il legame speciale tra il Serafico e la figura di San Francesco (Foto ufficio stampa Serafico).
© Riproduzione riservata