Garantire una partecipazione piena delle persone con disabilità (“pari accesso”) in tutti gli aspetti della vita quotidiana, civile, sociale, economico, culturale e politico. Lo ‘certifica’ la Carta di Solfagnano siglata al termine del G7 Inclusione e Disabilità apertosi ad Assisi e terminato ieri a Solfagnano. “Inclusione come tema prioritario nell’agenda politica di tutti i Paesi”; “Accesso e accessibilità”; “Vita autonoma e indipendente”; “Valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa”; “Promozione delle nuove tecnologie”; attenzione “Sport e alle “Dimensioni ricreative e culturali della vita”; “Dignità della vita” e “Prevenzione e gestione delle emergenze o situazioni di emergenza” per quanto riguarda “crisi climatiche, ai conflitti armati e alle crisi umanitarie”. Sono queste le 8 priorità del corposo documento che sintetizza gli impegni concreti presi dai ministri e dai Paesi partecipanti al G7, ispirati dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. (Continua dopo il video – link diretto)
Oltre alla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, rappresentante italiana e padrona di casa, hanno firmato la carta Kamal Khera, ministro per la diversità, l’inclusione e le persone con disabilità del Canada, Charlotte Parmentier Lecocq, ministro delegato presso il Ministero della solidarietà, dell’autonomia e dell’uguaglianza in Francia, Sara Minkara, consigliere speciale per i diritti delle persone con disabilità a livello internazionale degli Stati Uniti, Stephen Timms, ministro di Stato per la sicurezza sociale e disabilità del Regno Unito, Junko Mihara, ministro per le politiche della disabilità del Giappone, Helena Dalli, commissario dell’Unione Europea per l’uguaglianza e Kerstin Griese, segretario di Stato presso il Ministro federale del lavoro e degli affari sociali (Germania). La Carta di Solfagnano questa mattina, giovedì 17 ottobre 2024, sarà portata a Papa Francesco: i temi succitati vengono indicati come prioritari per “garantire una piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica per tutte le persone con disabilità”.
L’obiettivo è “continuare il discorso” nei prossimi incontri che si terranno sotto le presidenze del G7, ma soprattutto di realizzare azioni concrete per “eliminare le barriere causate dalla società e a mettere le persone con disabilità al centro delle politiche di inclusione per massimizzare l’autonomia, l’indipendenza e sviluppare i talenti e le competenze in modo che tutti gli individui siano abilitati e supportati nel realizzare le proprie aspirazioni e desideri: se la diversità è un fatto – evidenziano i ministri – l’inclusione è una scelta”.
Foto in evidenza Sala stampa Sacro Convento
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