Debutta stasera (lunedì 4 marzo 2019), su RAI 1, la serie evento in quattro puntate, ognuna di due episodi, Il Nome della Rosa. Diretta dal regista Giacomo Battiato, tratta dal celeberrimo romanzo giallo, storico, filosofico di ambientazione medievale di Umberto Eco, è stata girata anche in Umbria. Perugia, Bevagna, l’abbazia di Montelabate, scelti dal regista per le particolarità architettoniche che rimandano all’epoca medievale, si vedono sin dal primo episodio.
Il direttore Rai Sede regionale Toscana e Umbria, Andrea Jengo, ha fornito i numeri dell’operazione. Il nome della rosa è costata 26 milioni di euro ed è già stata venduta in 139 paesi nel mondo, più di tremila le comparse. La coproduzione è firmata 11 Marzo Film, Palomar, Rai Fiction e Tele Munchen Group, prodotta da Matteo Levi, Carlo Degli Esposti, e Nicola Serra. Per la prima volta dopo tanti anni una serie italiana è stata acquistata anche dalla BBC che la trasmetterà in prima serata.
La vicenda de Il nome della rosa si svolge sul finire dell’anno 1327, in un monastero benedettino sperduto sulle Alpi ed è suddivisa in sette giornate scandite dai ritmi della vita monastica. La tranquillità dei monaci sarà sconvolta da una serie di omicidi le cui vittime sono proprio i monaci stessi.
A indagare sulle misteriose morti, su richiesta dell’abate Abbone, è il monaco Guglielmo Da Baskerville (John Turturro), giunto al convento per mediare una disputa fra la delegazione del papa francese Giovanni XXII e quella dei dotti francescani accusati di voler destituire il potere temporale della Chiesa. Nel cast anche Rupert Everett (Bernardo Gui), Damian Hardung (Adso da Melk) e una serie di protagonisti del cinema nostrano come Fabrizio Bentivoglio (Remigio da Varagine), Stefano Fresi (Salvatore), e Greta Scarano (Margherita e Anna).
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