Come anticipato nei giorni scorsi il lockdown, ossia le misure restrittive e lo stare tutti a casa, non si fermerà il 13 aprile. Si va verso un prolungamento di 14 giorni delle attuali misure restrittive e di isolamento previste dal dpcm in scadenza il 13 aprile, con una probabile ulterioreproroga delle misure di isolamento a casa almeno fino al 2 maggio. Lo apprende l’ANSA da fonti qualificate. Sarebbe inoltre in discussione l’eventualità che dopo Pasqua possano riaprire alcune piccole attività legate alla filiera agroalimentare e sanitaria, previo il rispetto delle misure di distanziamento. Il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende, alle ore 16 incontrerà i sindacati Cgil, Cisl e Uil. Sul tavolo del vertice le misure di contenimento da mettere in campo per le attività produttive dopo il 13 aprile.
L’ipotesi di un lockdown fino al 3-4 maggio viene confermata dai sindacati al termine dell’incontro. Il premier, Giuseppe Conte, ha convocato i segretari di Cgil, Cisl e Uil – Landini, Furlan e Barbagallo. C’erano anche i ministri Gualtieri, Speranza, Catalfo. E i rappresentanti di Confapi, Reteimprese, Alleanza cooperative, e Confimi imprese. “Il lockdown durerà fino al 3 maggio”, hanno detto i sindacati all’uscita.
“Il presidente del Consiglio ci ha confermato che, ad oggi, non ci sono ancora le condizioni per far ripartire le attività sospese”, ha detto il segretario della Uil Barbagallo. Ci saranno solo alcune deroghe per le attività essenziali. Una frenata frutto della linea di massima prudenza espressa dal comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute. Sono possibili solo alcune deroghe per piccole attività legate alla filiera agroalimentare, sanitaria, farmaceutica, sempre rispettando le misure di distanziamento sociale. Nei prossimi giorni verrà istituito un gruppo di lavoro per prefigurare le condizioni per una riapertura progressiva.
Intanto anche in Umbria vengono rafforzati i posti di controllo per fermare chi vuole raggiungere la seconda casa in Umbria per trascorrere le festività. Attenzione massima sugli spostamenti per partecipare ai tradizionali pranzi di Pasqua coi parenti. Il prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, ha chiesto ai sindaci di attivarsi per sensibilizzare i cittadini sul rispetto delle restrizioni.
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