Papa Francesco è in viaggio per tre giorni negli Emirati Arabi Uniti. Si tratta del 27/o del suo pontificato, che porta a 41 i Paesi da lui visitati. Bergoglio è il primo Pontefice nella Penisola araba, culla dell’Islam.
Papa Francesco è stato accolto lunedì dal principe ereditario, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, che lo ha invitato nel Paese, insieme al grande imam di Al Azhar, Ahmad Al-Tayyeb. Ad Abu Dhabi, capitale del Paese, dove resterà fino a martedì, Papa Francesco ha partecipato all’incontro interreligioso sulla Fratellanza umana, insieme ad altri 700 leader di varie religioni. Martedì, quindi, incontrerà la comunità cattolica locale, composta soprattutto da lavoratori immigrati dalle Filippine e dall’India, nella grande messa pubblica alla Zayed Sports City, la prima celebrata in pubblico e a questi livelli, con 135 mila fedeli previsti, in tutta la Penisola araba.
“La comunità francescana guarda con attenzione al viaggio di papa Francesco negli Emirati Arabi che avviene nell’anniversario degli ottocento anni dallo storico incontro di Francesco d’Assisi con il sultano Malik al-Kamil a Damietta. Allora come oggi abbiamo bisogno di parole suffragate da gesti”. Lo afferma il direttore della Sala stampa del Sacro convento di Assisi, padre Enzo Fortunato. “Le linee guida del Santo di Assisi dettate nel 1219 nella Regola non Bollata – aggiunge – oggi diventano gli atteggiamenti che animano il dialogo, la fraternità e la pace tra i popoli”.
E intanto, considerato che nel 2026 si compiono 800 anni dalla morte (“Transito”) di San Francesco d’Assisi (3 ottobre 1226), l’ex sindaco Claudio Ricci ha presentato in consiglio regionale una mozione propositiva. In essa, il consigliere regionale vuole impegnare la Regione, di raccordo con il Comune, la Diocesi e le Conferenza Episcopale Umbra e Italiana, a proporre al Governo Italiano, la costituzione di un Comitato Internazionale organizzativo, con specifico atto legislativo, per celebrare l’evento. “Già nel 1926 – ricorda Ricci – l’allora Sindaco (Podestà) Arnaldo Fortini riuscì a promuovere (unitamente alle comunità francescane e diocesane) una serie di iniziative di ampia rilevanza internazionale, valoriale e culturale, che fecero ‘detonare’ il turismo in Assisi e Umbria.
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