Il futuro dell’agricoltura si dà appuntamento dal 17 al 19 settembre 2021 ad AnteprimAgriumbria, che con il 2021 riparte da quella mancata 52 esima edizione sfumata a causa del Covid-19. Agriumbria sarà la prima fiera agricola in presenza a livello nazionale a riaprire i battenti. Come spiega Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere Spa, società che organizza la fiera: “Un’occasione per dimostrare l’importanza e la vitalità della filiera agricola e infondere fiducia a operatori economici e consumatori”.
Date da segnare in agenda per arrivare nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg), e partecipare ad una edizione speciale, una sorta di primo appuntamento per poi rivedersi ad aprile del 2022. Quella del 2021 vuole essere un’edizione speciale di Agriumbria, che non vuole guardare indietro a ciò che non è stato, ma che si proietta al futuro e si pone come Anteprima dell’edizione 2022. La superficie espositiva utilizzata sarà quella ordinaria, mentre la novità sarà la presenza di circa 50 nuove aziende espositrici che hanno scelto di investire in questa particolare fase di rilancio.
L’appuntamento di Agriumbria rappresenta un’occasione importante per monitorare l’andamento dell’economia agricola e della meccanizzazione, soprattutto nel Centro Italia, un’area che ha nella fiera di Bastia il suo evento di riferimento. I dati sulle immatricolazioni di trattrici – elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti – indicano un mercato in netta ripresa per Lazio, Marche, Toscana e Umbria: dopo aver chiuso il 2020 con un totale di 2.919 trattrici immatricolate nelle quattro Regioni, pari ad un calo del 7% rispetto all’anno precedente, nei primi sei mesi di quest’anno le vendite risultano in crescita del 53,9% rispetto allo stesso periodo 2020, in ragione di 1.942 unità complessivamente immatricolate (595 nel Lazio, 298 nelle Marche, 775 in Toscana e 274 in Umbria).
Agriumbria è la fiera che inaugura il nuovo calendario delle manifestazioni dedicate all’agricoltura, e che precede di poche settimane l’esposizione di EIMA International. Gli imprenditori agricoli, gli operatori economici, i tecnici dell’agronomia e della meccanica agricola hanno dunque in calendario due appuntamenti ravvicinati: Agriumbria, a Bastia Umbra dal 17 al 19 settembre, ed EIMA International, a Bologna dal 19 al 23 ottobre. “Si tratta di manifestazioni complementari – spiega il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – la prima di taglio ‘orizzontale’, centrata su ogni tipo di prodotto e servizio per l’agricoltura e per la zootecnia, la seconda di taglio ‘verticale’ esclusivamente dedicata alle tecnologie meccaniche e all’elettronica applicata. Entrambe contribuiscono al rilancio dell’economia primaria in un contesto di ripresa dopo la crisi sanitaria”.
La meccanica agricola, nelle sue forme più tecnologiche, è naturalmente rappresentata anche alla fiera umbra, grazie alla partecipazione di case costruttrici specializzate e allo stand di FederUnacoma – la federazione delle industrie di settore. Con una prima parte dell’anno così brillante e con la spinta agli acquisti data da eventi espositivi come AgriUmbria ed EIMA International – osserva FederUnacoma – il mercato si confermerà su livelli molto alti anche nel secondo semestre. “Il centro Italia con le sue colture tipiche e le produzioni specializzate – sostiene Malavolti – rappresenta un mercato di pregio per la meccanica agricola, e la Fiera di Bastia Umbra è una valida piattaforma promozionale, in attesa dell’evento internazionale di Bologna specificamente dedicato alla meccanizzazione”. “La collaborazione tra FederUnacoma e la rassegna umbra – ricorda il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella – ha preso forma anche in passato con iniziative comuni, come le due edizioni di EIMA Show a Casalina (PG), e l’organizzazione della sezione zootecnica all’Agrilevante di Bari nel 2019”.
Zootecnia sostenibile in mostra
“A.I.A. (Associazione italiana allevatori) e Sistema allevatori sono particolarmente legati alla manifestazione agricola e zootecnica ‘Agriumbria’: tra tutte le rassegne del settore che da decenni si realizzano a livello nazionale (ma anche tra quelle internazionali), infatti, essa ha sempre incentrato le proprie edizioni sulla biodiversità zootecnica italiana – ha commentato il presidente di AIA, Roberto Nocentini – oggi i concetti di biodiversità, sostenibilità, equilibrio ecologico tra allevamento e ambiente sono assolutamente attuali e rappresentano le principali direttrici per lo sviluppo dei sistemi zootecnici ed anche ad ‘AnteprimAgriumbria’ questi temi saranno centrali”.
L’Osservatorio Agriumbria sulle carni di qualità. Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità ormai un punto di riferimento per tutto il comparto. Durante la prossima edizione, quella di aprile 2022, saranno pubblicati i dati sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità. Un lavoro che comunque non si è mai fermato, anche in tempi di pandemia, e che vede come sempre la forte collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori.
Modelli di filiera che consentono di realizzare processi produttivi integrati al “sistema” verranno proposti dai Saloni specializzati Oleatec (olivicoltura – elaiotecnica), Enotec (viticoltura – enologia), Bancotec (impiantistica agroindustriale) e da altri spazi espositivi nei quali vengono proposte soluzioni tecnologiche versatili in relazione all’organizzazione e alla dimensione della produzione delle aziende agricole. Spazio infine per le eccellenze enogastronomiche: Agriumbria rappresenta infatti una vetrina dell’agroalimentare del Centro Italia che dimostra tutta la sua vivacità dovuta alla qualità, all’innovazione e alla tracciabilità dei suoi prodotti dotati di una forte identità territoriale. Il tutto reso più vivace dalla partecipazione di consorzi, di cooperative e di singoli espositori i cui prodotti agroalimentari provenienti da “giacimenti enogastronomici” dell’intera territorio, confermano che la diversificazione del prodotto e l’innovazione della tipicità tradizionale acquisiscono in misura sempre maggiore spazi di prestigio nei segmenti internazionali di mercato. All’interno di Agriumbria si potranno trovare i mercati dei produttori, ma anche una serie di espositori con in mostra strumenti per trasformare le materie prime e confezionare i prodotti.
Come spiega Roberto Morroni, assessore alle Politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria: “Il ritorno di Agriumbria in presenza è di per sé una buona notizia per il territorio del centro Italia. Un segnale importante certamente per la nostra regione e per il settore anche su scala italiana. È la testimonianza della voglia di ripartire. Farlo con il settore primario ha un significato particolare. Durante la pandemia il settore ha tenuto in piedi il Paese senza mai smettere di raccogliere e produrre, ora quello che vediamo davanti è un periodo di programmazione e rilancio, ma per coglierlo appieno, come sistema Umbria, dobbiamo lavorare per minimizzare i nostri difetti e puntare in maniera decisa su aggregazione, formazione, sostenibilità e qualità. Parlando con agricoltori e associazioni di categoria si percepisce uno spirito propositivo, c’è fiducia tra gli addetti ai lavori e questo non è un elemento marginale. C’è una buona disponibilità a cogliere il cambiamento nell’organizzazione, nella digitalizzazione e nella messa in rete delle imprese. Come Istituzione il nostro compito è quello di fornire strumenti utili e pratiche snelle per favorire uno sviluppo sostenibile sia su scala economica che sociale e ambientale”.
La Regione Umbria sta lavorando da mesi, assieme alle associazioni di categoria, su 4 assi fondamentali che definiscono la strategia umbra per il settore agricolo: aggregazione, qualità digitalizzazione e semplificazione. Si tratta di linee di indirizzo (che saranno ribadite durante la manifestazione all’Umbriafiere) che tengono conto del profilo dell’impresa agricola umbra e che mirano a produrre valore attraverso l’accesso in gruppo (aggregazione) ad investimenti, favorendo la ricerca in modo da supportare le tante piccole eccellenze. Ad Agriumbria la Regione sarà presente con uno stand per fornire supporto informativo su misure e opportunità. “Piccolo è bello, ma è bello se si è in gruppo, altrimenti – prosegue Morroni – si rimane piccoli. Dobbiamo continuare a fare qualità, ma poi dobbiamo farla arrivare sul mercato e continuare ad innovare questa qualità. Per fare ciò c’è bisogno di capacità organizzativa, forza finanziaria e investimenti. Ecco, le aggregazioni devono favorire tutto questo. Dobbiamo valorizzare gli aspetti positivi dell’essere piccolo (qualità, tradizione, tracciabilità, sano e giusto) e aumentare la capacità di stare insieme per arrivare sui mercati”.
(La manifestazione ha scelto di pubblicizzarsi tramite banner su AssisiNews)
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