(Flavia Pagliochini, Stefano Berti, Agnese Paparelli) Erigo Pecci è il nuovo sindaco di Bastia Umbra. Dopo quindici anni, al ballottaggio 2024 a Bastia Umbra vince il centrosinistra. Questi i dati dell’affluenza: alle ore 12 di domenica aveva votato il 13,61% (contro il 21,07% al primo turno), alle 19 aveva votato il 33,68% contro il 32,24% del primo turno e alle 23 di domenica l’affluenza era arrivata al 44,59% rispetto al 55,03 del primo turno. Infine, alle 15 di lunedì 24 giugno l’affluenza era salita al 56,16%; al primo turno era stata del 66,38. Avanti dall’inizio alla fine con una forbice tra i due e i trecento voti, Erigo Pecci vince al ballottaggio con il 51,19 % dei voti, con 4.837 che lo hanno scelto; lo sfidante del centrosinistra sostenuto dal campo largo è riuscito a riportare tutti i suoi 4.618 del primo turno, quando già era arrivato prima, e a convincerne duecento in più. Per la sindaca uscente, che inseguiva Pecci con 4.172 voti al primo turno, i voti in più al secondo turno sono solo 440, per un totale di 4.612 pari al 48,81%. Un chiaro segno che i duemila elettori di Catia Degli Esposti, al di là dell’accordo programmatico firmato dalle due candidate, se ne sono rimaste a casa. (Continua dopo il video – link diretto)
Erigo Pecci è sostenuto da PD, Alleanza Verdi Sinistra, Uniti per Bastia, Movimento 5 Stelle, PSI, Progetto Bastia, arrivato primo al ballottaggio con il 42% circa dei voti; Paola Lungarotti era sostenuta da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Paola Lungarotti sindaco al 37,96%. L’ufficialità del voto al ballottaggio 2024 a Bastia Umbra arriva tra le quattro e mezzo e le cinque: il campo largo di centrosinistra ha battuto il centrodestra del sindaco uscente Paola Lungarotti, ed Erigo Pecci, fino ad allora con in mano matita e un foglio bianco a segnare i voti, e calmo mentre tutto intorno ribolle, finalmente esulta. (Continua dopo il video – link diretto)
“Abbiamo vinto tutti insieme – le sue prime parole – e cominciato un percorso lunghissimo, chi canta, balla ed esulta lo fa perché è stato partecipe di un processo lungo e condiviso. Ci hanno visti arrivare ma non sono riusciti a fermarci, ora daremo un futuro nuovo a Bastia. Alle Europee, a Roma, Parigi, Berlino e in altre capitali vincono le destre; a Bastia vince l’amore per la città e vincono le persone che lavorano per la città: tutti i cittadini si devono sentire partecipi della vittoria, dobbiamo ricostruire insieme l’amore per la città, la passione per il bello e per il bene comune“, le prime parole del neo sindaco, che precisa: “Non ho vinto contro due avversarie: al di là delle due persone che saluto e ringrazio, non abbiamo vinto contro, ma abbiamo vinto per. Contro chi voleva sempre soffiare sulle paure abbiamo vinto con la speranza e vogliamo dare speranza alla città di Bastia. Non ci sono noi e loro, siamo tutti insieme“.
È dunque festa grande al comitato elettorale di Erigo Pecci con i suoi familiari e tutti i suoi sostenitori. Ma si pensa già al dopo: “Nei comizi finali la destra l’ha attaccata, un commento?“. Ma il neo sindaco sceglie di guardare oltre: “Nel comizio finale noi abbiamo presentato la squadra di governo, si è vista la struttura delle persone che occuperanno ruoli in questa amministrazione e dietro di loro ce ne sono centinaia a supporto . Ci siamo presentati come gruppo, e ci sono tante generazioni impegnate anche per il prossimo cambio generazionale. Sarò il sindaco di tutti, sono uno di bastia, il sindaco di tutti… quando non parlo di politica parlo con tutti e questo tutti lo sanno… ho fatto impresa, commercio, impresa di una certa dimensione… Ma io parlo con tutti, ho un approccio di persone, di città, non di partito“. E per il vento nuovo del centrosinistra che ha vinto anche a Perugia e altrove.. “Facciamo gli auguri a tutti! Preoccupato di quello che troverò? No, ma c’è molto da fare anche sotto il profilo strutturale. Vedremo quello che succede, non credo ci sia da preoccuparsi… solo di quanto lavoro va fatto. C’è da fare subito un importante azione di manutenzione, di azione verso i cittadini, con delle assemblee. Non divisi, ma lavorando nei quartieri con i cittadini: che cosa c’è bisogno, da dove partiamo insieme. C’è da creare un rapporto diretto con i cittadini, non è più la campagna elettorale, ma un rapporto diretto tra noi e i cittadini, con forza“. Un messaggio gli sconfitti? “Non li chiamerei così, li chiamerei competitor: ho la massima stima di alcune persone che si sono impegnate nelle liste. In questa città e in questo Paese c’è bisogno di una nuova classe dirigente e si può trovare in tutte le formazioni politiche“. (Continua dopo il video – link diretto)
Applausi anche al comitato di Paola Lungarotti con tanti intervenuti per seguire lo spoglio e sostenere l’ormai sindaco uscente. Accolta da grida “grazie Fratellini”, in riferimento all’ex vicesindaco che ha spaccato il centrodestra portando con sé un pezzo di Forza Italia e di Bastia Popolare – frattura poi ricomposta al ballottaggio 2024 a Bastia Umbra, ma evidentemente dopo mesi di scambi di accuse, se non veri e propri pesci in faccia, l’elettore non ha compreso la “reunion”, che è sembrato più un matrimonio di convenienza per non consegnare Bastia al centrosinistra che per un vero andare d’amore e d’accordo – la sindaca sconfitta non ha dubbi sui colpevoli: “Abbiamo dimostrato grande coraggio e vinto con onore a testa alta. Lasciamo un’eredità significativa, fatta di finanziamenti e opere che saranno loro a inaugurare ma noi ad averle costruite. Non saranno mai almeno per ora artefici di qualcosa. Non è stata una campagna elettorale su capacità, volontà e dedizione. La nostra storia racconta tutt’altro: il candidato antagonista ha avuto la fortuna di trovare un centrodestra spaccato e tradito da tre soggetti, di cui uno in assoluto lo ritengo pienamente responsabile di questa sconfitta, frutto di puro personalismo e che ora si vergogna di andare in giro per Bastia mentre noi andiamo a testa alta“. Il riferimento è a Francesco Fratellini, non citato: “E non vorrei – dice la sindaca – che qualcuno ha sempre lavorato con demagogia mi proibisca di andare in giro per la mia Bastia: alla città ho dato tutto, con onestà, coerenza e coraggio… poi sarà la storia a giudicare il lavoro degli altri. Lo immaginavo: mi vedete controllata perché io ho vissuto questo grande dualismo, da quando ci hanno detto di tutto e di più. E anche il cittadino che sa guardare oltre queste quisquilie rimane ferito. Ma loro dovranno lavorare su quello che abbiamo fatto noi“.
Il bicchiere mezzo pieno è “il centrodestra già ricomposto e rimasto ferito come siamo rimasti feriti noi dalla fuoriuscita e dalla battaglia cruenta nei nostri riguardi. A Catia – dice Lungarotti – riconosco atto di coraggio e responsabilità, poteva festeggiare la non vittoria e invece piange con noi la non vittoria. Lei si è comunque dedicata a questo comune, al di là delle posizioni. Le narrazioni sono state fatte da altri e siamo caduti per la nostra semplicità de non fare dietrologie. L’unico responsabile è una persona che si deve3 vergognare e un altro responsabile al suo seguito che ha fatto da bambino rispetto all’età che ha e al ruolo che esercita“.
Visto che al ballottaggio 2024 a Bastia Umbra ha vinto Erigo Pecci, la maggioranza avrà dieci consiglieri, con uno schema 4-3-1-1-1 che al netto di ‘elevazioni’ ad assessori ed eventuali rinunce vede quattro consiglieri Pd (Furiani Ramona; Barbanera Alessandro; Fatigoni Luisa; e Ciuchicchi Luca), tre per Uniti per Bastia (Lombardi Stefano; Boccali Claudio; Zocchetti Elisa) e uno ciascuno per Alleanza Verdi Sinistra (Tombolesi Pablo), Movimento 5 Stelle (Rosignoli Marcello) e Progetto Bastia (Ansideri Paolo); niente consigliere per il PSI. Quattro i consiglieri per Paola Lungarotti (la candidata e Provvidenza Giulio, più Santoni Stefano e Sforna Francesca) e sempre due per Catia Degli Esposti, la stessa candidata sindaco e Raspa Fabrizio.
© Riproduzione riservata