Si è chiusa con l’arresto di due cittadini albanesi con precedenti per reati in materia di stupefacenti l’operazione cominciata ad aprile dalla Polizia di Stato di Assisi che aveva portato alla chiusura di un noto locale di Bastia Umbra, nel quale erano state documentate centrotrenta assunzioni di cocaina in un mese, con i clienti (più di 30 già identificati e segnalati alla Prefettura) che consumavano le ‘strisce’ sulla mensola del bagno o sugli smartphone.
L’indagine condotta dagli uomini dell’Anticrimine del commissariato di Assisi diretti dal vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca aveva permesso di smantellare una banda di spacciatori e fatto chiudere un noto locale di Bastia Umbra, divenuto ormai da tempo – secondo quanto spiegato dagli investigatori – ritrovo abituale per lo spaccio e consumo di cocaina.
All’epoca i due gestori del locale erano finiti ai domiciliari per aver agevolato l’attività di spaccio, per cui erano stati denunciati un 33enne e un 28enne, mentre i due cittadini albanesi, destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sempre per spaccio, si erano resi irreperibili. Nella giornata di mercoledì la Polizia di Stato, in esecuzione di misura di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Perugia, ha arrestato i due, in regime di latitanza, dopo che erano atterrati all’aeroporto S. Francesco di Assisi con il volo in arrivo da Tirana.
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