Tre sono i nuovi casi positivi al Coronavirus a Bastia Umbra, riconducibili a contatti con soggetti già positivi per i quali sono state emanate le rispettive ordinanze. “Ma a differenza delle altre comunicazioni che registravano solo gli aumenti dei contagiati -dice Lungarotti- in questa posso condividere con voi tutti una nota di speranza. Di tutti i casi di coronavirus a Bastia Umbra finora registrati, 5 sono stati dichiarati clinicamente guariti, 2 guariti. Salgono invece i casi in isolamento, domiciliare fiduciario perché o familiari dei pazienti conclamati o venuti a stretto contatto con un positivo o con sintomatologia sospetta”.
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Per essere più precisi, un malato si definisce “clinicamente guarito” se, dopo aver manifestato i sintomi associati all’infezione, diventa asintomatico e le manifestazioni cliniche si sono risolte ma è ancora virologico; il “paziente guarito”, invece non lo è solo dal punto di vista clinico, ma anche virologico. In questo caso, infatti, la persona, oltre a non avere più i sintomi del Coronavirus, risulta negativa a due test previsti dal protocollo sanitario.
“Tutti oramai siamo consapevoli della pericolosità e della repentina diffusione del contagio. Poca riflessione forse l’abbiamo fatta sulla durata della contagiosità e sugli effetti che questa produce. Ci vogliono giorni e giorni per guarire ed uscire dal tunnel del rischio, della paura, della pericolosità. Ci vuole invece ben poco per contrarre il virus. Ecco perché non ci stanchiamo di ripetere di evitare occasioni, promiscuità, uscite da casa senza giusta motivazione. Tanti sono quelli che potrebbero entrare nel tunnel, pochi sono quelli che ne escono velocemente. Ed è anche per questo che dobbiamo limitare al massimo il contagio”, dice ancora la prima cittadina.
“A tutti i miei concittadini e concittadine che stanno affrontando questo difficile momento la vicinanza di tutta l’Amministrazione e della comunità bastiola. A tutti gli altri e a tutte le altre – conclude la nota – ricordo che ci sono poche condizioni per evitare il contagio, prima tra tutte e sopra tutte evitare, evitare, evitare. E questo non vi può essere garantito solo dalle norme prescrittive messe in campo dalle Istituzioni, ognuno di voi è garante di se stesso”.
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