Nella giornata di ieri, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi hanno notificato tre provvedimenti di DASPO urbano nei confronti dei ragazzi che lo scorso fine marzo avevano preso parte ad alcuni violenti disordini nelle pertinenze di un locale a Bastia Umbra. In quell’occasione, l’immediato intervento degli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi aveva impedito che la situazione degenerasse.
Il grave allarme sociale generato dall’accaduto e la situazione di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica aveva indotto il Questore di Perugia, nel mese di aprile, a disporne l’immediata chiusura per un periodo di 10 giorni ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., in modo da prevenire il reiterarsi di tali disordini. Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura hanno quindi avviato il procedimento per l’adozione, da parte del Questore, del provvedimento con il quale è stato vietato a due dei tre ragazzi, l’accesso al pubblico esercizio, nonché lo stazionamento nelle sue immediate vicinanze per un anno. Al terzo, invece, il divieto è stato emesso per una durata di due anni poiché in passato era stato raggiunto da un analogo provvedimento.
I provvedimenti di divieto di accesso e avvicinamento ai locali sono misure di prevenzione di competenza dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza rientrante nelle categorie di divieto di accesso ad aree urbane (denominati DACUR), la cui disciplina è stata modificata nel 2020 all’indomani dei tragici fatti che portarono alla morte del ventiduenne Willy Monteiro Duarte. La violazione del provvedimento è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da € 8.000,00 a € 20.000,00.
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