Ancora un infortunio sul lavoro in Umbria. L’ultimo caso a Bastia Umbra, in un mulino della zona, dove un giovane di 23 anni è rimasto ferito a una gamba. Immediati i soccorsi, il giovane è stato trasportato al Santa Maria della Misericordia: non è in pericolo di vita, e sulla dinamica della vicenda indagano le forze dell’ordine locali.
Secondo le prime informazioni, stava lavorando dentro un silos quando per motivi da chiarire la sua gamba è andata a finire dentro un macchinario; le ferite sono serie ma l’uomo non è in fin di vita ed era cosciente al momento dei soccorsi. Sul luogo dell’infortunio sul lavoro sono giunti l’ambulanza del 118 e gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Assisi per tutti gli accertamenti indispensabili in queste circostanze e necessari a ricostruire le dinamiche dell’incidente. Sono intervenuti inoltre gli addetti del Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Psal) dell’Asl 1
Nei primi 9 mesi dell’anno in Umbria sono già purtroppo tredici le morti sul lavoro, erano 16 l’anno scorso. Lo ‘certificano’ i dati Inail, che parlano di otto morti nel settore Industria e Servizi, due in Agricoltura, altri in diversi ambiti. La fascia di età più colpita è stata tra 45 e 49 anni (tre vittime), poi 55-59 (2). Il più giovane aveva tra 20 e 24 anni, il più anziano tra 65 e 69. Il dato preoccupante è quello delle denunce di infortunio sul lavoro, cresciute del 3 per cento in sette mesi: in sette mesi 6.292 ne ha raccolte l’Inail in Umbria, contro le 6.011 del 2023 (181 in più, 25 in più al mese). Di queste oltre cento sono avvenute con un mezzo di trasporto mentre la persona lavorava, ben 380 mentre l’uomo o la donna si recavano o rientravano dal luogo di lavoro. Ben 701 le denunce di infortunio fino a 14 anni, l’11% del totale. Peggio solo la fascia 50-54 anni (767).
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