Nel corso dei servizi di controllo del territorio, gli agenti della Polizia Municipale di Bastia Umbra agli ordini del maggiore Carla Menghella, e della squadra volante della polizia di Stato di Assisi, agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, con il contributo dei carabinieri, guidati dal tenente colonnello Marco Vetrulli, hanno controllato un insediamento abusivo nell’area industriale di Bastia Umbra. In un’area adibita a parcheggio, gli agenti controllavano due furgoni e 4 roulotte che, nonostante l’area non fosse allo scopo attrezzata, occupavano abusivamente l’intero parcheggio. Per questo dieci persone sono state denunciate in stato di libertà per il reato di cui all’art. 639 bis c.p., invasione di terreni, perché in concorso tra loro invadevano arbitrariamente un’area pubblica non attrezzata, per permanervi, al fine di occuparlo arbitrariamente causando un danno per la collettività derivato dal mancato utilizzo della medesima area.
Nel parcheggio le forze dell’ordine hanno trovato 7 donne e 3 uomini, tutti cittadini italiani già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, che avevano preso possesso dell’area impedendone di fatto l’utilizzo da parte degli utenti delle varie attività della zona industriale. Nel corso del sopralluogo venivano notati all’esterno delle autovetture stendini, secchi e sacchi dell’immondizia che di fatto costituivano prova di un’occupazione non estemporanea dell’area, vietata altresì dal Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Bastia Umbra. Gli agenti della locale polizia municipale procedevano pertanto all’emissione nei loro confronti dell’ordine di allontanamento del Sindaco ai sensi dell’art. 9 della Legge 14/2017 sulla sicurezza urbana.
Dopo aver proceduto ai controlli delle persone residenti nell’insediamento abusivo, gli agenti di polizia scoprivano che una donna del gruppo, 44enne, era attinta dal provvedimento del Questore del divieto di ritorno nel Comune di Bastia Umbra emesso nel 2018 per la durata di anni tre. Per tale motivo, rintracciata nel Comune, sarebbe stata denunciata anche per violazione del provvedimento del Questore. I dieci soggetti venivano denunciati in stato di libertà per il reato di cui all’art. 639 bis c.p., per invasione di terreni, perché in concorso tra loro invadevano arbitrariamente un’area pubblica non attrezzata, per permanervi, al fine di occuparlo arbitrariamente causando un danno per la collettività derivato dal mancato utilizzo della medesima area. Dopo le formalità di rito, il gruppo liberava l’area
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