In una conferenza stampa organizzata da M5S, Misto e Pd, le opposizioni tornano a chiedere le dimissioni del sindaco Lungarotti. “La sindaca Paola Lungarotti resta ferocemente attaccata alla poltrona nonostante abbia ridicolizzato se stessa, la giunta e cosa ancor più grave l’istituzione del consiglio comunale ridotto alla pantomima della seconda convocazione con un terzo dei consiglieri eletti. Le chiediamo un gesto di responsabilità, che si dimetta”, dicono Laura Servi (M5S), Lucio Raspa (Gruppo Misto), Ramona Furiani e Luisa Fatigoni (PD).
L’obiettivo era fare il pinto sulla situazione politico amministrativa del Comune dopo le dimissioni del vicesindaco e lo scioglimento, di fatto, della maggioranza. Dopo l’approvazione del Bilancio e del PRG parte strutturale, la maggioranza si è disciolta sotto i colpi delle divisioni interne e soprattutto dai tentativi di riposizionamento in vista delle prossime elezioni.
“Il consiglio comunale di Bastia Umbria è ormai ridotto a commissione consiliare – hanno detto i rappresentanti di M5S, Misto e Pd – anzi peggio, perché almeno in commissione sono rappresentati tutti i gruppi consiliari. Ad eccezione di qualcuno la sindaca Lungarotti ha perso il sostegno della maggioranza che l’aveva posta in quel ruolo spaccando il centrodestra cinque anni fa come oggi. Ciononostante lei rimane asserragliata in Municipio e continua a tagliare nastri. Tutto questo desta preoccupazione. Crediamo sia giunto il momento di mettere fine a questa triste pagina, di cui lei, e i suoi accoliti più che mai di destra, sono i protagonisti oltre che la causa. Siamo qui perché i cittadini che ci hanno dato fiducia cinque anni fa per cambiare volto a Bastia si sono ritrovati insieme ad altri accomunati dallo stesso bisogno di cambiamento a partire dai valori civico progressisti. Un’esigenza che la sindaca Lungarotti e quel che resta della sua maggioranza ha colpevolmente ignorato. Questa città ha bisogno di nuove idee e nuove persone. Perché la democrazia ha un costante bisogno di nuova linfa e di rinnovata vivacità, per non appassire. Il nostro auspicio è che anche coloro che si erano rassegnati vogliano mettersi in gioco con il sogno di cambiare Bastia, sarebbe un bellissimo segnale per la nostra città, perché vorrebbe dire che stiamo seminando l’idea di una comunità che si rinnova, dà opportunità, dà speranza, cresce”.
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